Il Karlsruhe Institute of Technology e l’Università di Toronto hanno condotto una ricerca assai interessante, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature Communications.
L’idea di queste due importanti realtà è quella di realizzare un climatizzatore in grado di catturare l’acqua e l’anidride carbonica dall’aria al fine di produrre dei carburanti rigorosamente “green”.
Si tratta, è evidente, di un progetto davvero avveniristico, ma esso è in realtà tutt’altro che improbabile, sulla base delle conclusioni cui sono giunti gli istituti che vi hanno lavorato.
La cosa, a loro avviso, è ampiamente fattibile e si potrebbe così fare in modo che gli impianti di climatizzazione e di ventilazione più grandi, come ad esempio quelli di centri commerciali, grandi aziende ed edifici simili, producano dei combustibili privi di emissioni.
L’obiettivo sarebbe raggiungibile replicando il modello della produzione decentralizzata di elettricità con impianti fotovoltaici e batterie di accumulo, inoltre l’energia che alimenta gli impianti dovrebbe necessariamente essere di tipo rinnovabile, dunque ad esempio solare o eolica.
Lo step successivo prevedrebbe invece delle azioni chimiche con cui si produrrebbero miscele gassose e carburanti sintetici da utilizzare nelle applicazioni più disparate: nei trasporti, ad esempio, o anche a livello industriale.
La quantità di carburanti producibile in questo modo non è trascurabile: è stato stimato infatti che i soli sistemi di ventilazione delle tre principali catene alimentari operanti in Germania consentirebbero di produrre una quantità di carburante tale da rispondere all’8% dei consumi nazionali.
L’idea, dunque, è davvero molto interessante: gli stessi scienziati placano i facili entusiasmi e sottolineano che, prima di poter rendere concreta questa soluzione e di poterla commercializzare, è necessario compiere ancora molti sforzi, tuttavia dal punto di vista concettuale l’approccio merita assolutamente di essere valorizzato.