Il caro energia verificatosi negli ultimi tempi ha fatto emergere in maniera ancor più importante la necessità di valorizzare soluzioni alternative di produzione energetica, anche per rendere l’Italia maggiormente indipendente da questo punto di vista.
Proprio per tale ragione è stato recentemente pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.L. 1 marzo 2022 n.17, ovvero il cosiddetto Decreto Energia, in cui si menziona l’utilità di impiegare fonti rinnovabili di ultima generazione come la geotermia.
I passi avanti per l’impiego dell’energia geotermica
Dario Bonciani, responsabile tecnico di CEGLab, ha evidenziato come gli uffici ministeriali fossero già da tempo impegnati ad individuare forme di supporto dedicate alla produzione di energia geotermica e tale decreto potrebbe rappresentare un’ottima opportunità in tal senso.
Bonciani ha spiegato che si stanno coinvolgendo alcuni importanti stakeholder del settore al fine di promuovere un riferimento normativo nazionale che renda la produzione di energia geotermica una realtà consolidata.
Nello specifico, come indicato dall’art. 15 di tale decreto, la posa in opera di sonde geotermiche potrebbe essere impiegata per la climatizzazione degli edifici.
Ora c’è solo da attendere per comprendere se il Ministero della Transizione Ecologica sceglierà di approvare tali disposizioni, creando così una regolamentazione nazionale che consenta di fare ricorso a questa forma di produzione energetica che, è utile ricordarlo, ha un impatto ambientale assolutamente minimo.
È emblematico, a questo riguardo, il fatto che circa il 50% dei consumi energetici in Italia è correlato proprio alle necessità di riscaldamento, di conseguenza riuscire a valorizzare a dovere il calore geotermico, fonte costante ed inesauribile, costituirebbe una vera e propria rivoluzione.
Al di là dell’aspetto economico, le quantità di emissioni inquinanti che potrebbero essere risparmiate sarebbero davvero elevatissime, dunque i vantaggi ambientali non sarebbero affatto da meno.
