Sono in arrivo delle novità molto interessanti relative a Conto Termico 3.0, meccanismo di incentivazione degli interventi di piccole dimensioni volti all’incremento dell’efficienza energetica degli edifici e della produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
Si sta avviando a conclusione, infatti, il confronto iniziato lo scorso dicembre dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica con le Regioni, al fine appunto di approvare il decreto in maniera definitiva.
Gli elementi da evidenziare sono diversi: rispetto al decreto precedente, quello del 16 febbraio 2016, saranno revisionati i massimali di spesa, verranno considerati anche gli edifici non residenziali privati – ad oggi infatti erano ammessi solo quelli relativi edifici della Pubblica Amministrazione – inoltre gli enti del terzo settore saranno equiparati alle amministrazioni pubbliche.
Sarà ampliata notevolmente, inoltre, la gamma di interventi accessibili, sia per quel che riguarda l’efficientamento energetico che la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
Conto Termico 3.0, è utile ricordarlo, prevede un incentivo massimo del 65% sulle spese sostenute, il quale può raggiungere il 100% per interventi eseguiti su edifici ad uso pubblico di proprietà di comuni dalla popolazione inferiore a 15.000 abitanti e per interventi su edifici pubblici di tipo scolastico, oltre che edifici di strutture ospedaliere e sanitarie, incluse quelle residenziali, di assistenza, di cura o di ricovero appartenenti al Sistema Sanitario Nazionale.
Non resta che attendere la pubblicazione del Decreto, dunque, per conoscere le varie novità in maniera ufficiale, e l’attesa non dovrebbe essere lunga.
