La produzione di acqua calda sanitaria è un tassello imprescindibile per poter godere del dovuto comfort tra le mura domestiche, ma come è preferibile produrla? Tramite caldaia o scaldabagno?
In quest’articolo cercheremo di fornire un quadro quanto più completo possibile per quanto concerne questa domanda.
Scaldabagno e caldaia: dispositivi con caratteristiche diverse
Anzitutto, bisogna premettere che caldaia e scaldabagno sono dispositivi ben distinti: mentre lo scaldabagno nasce appositamente per produrre acqua sanitaria, la caldaia ha come funzione principale quella di riscaldare gli ambienti.
Nonostante questo, alcuni modelli di caldaia possono avere una duplice finalità, occupandosi anche, appunto, della produzione di caldaia sanitaria, ecco perché porsi questo quesito è assolutamente sensato.
Scaldabagno o caldaia? Una scelta da valutare in base al singolo caso
Se ci si chiede se sia preferibile optare, per quel che riguarda quest’esigenza, per una caldaia o uno scaldabagno, non esiste una risposta univoca: la scelta dell’una o dell’altra alternativa deve essere compiuta in base alle specificità del singolo caso.
Ovviamente, per una persona che non ha competenze specifiche in questo settore, effettuare una valutazione simile risulta molto difficile, di conseguenza non può che essere un buon consiglio quello di rivolgersi a un professionista che possa analizzare con competenza tutti i parametri potenzialmente rilevanti (caratteristiche dell’immobile, numero di persone che lo abitano ecc.) e suggerire così la soluzione più vantaggiosa. Chiedi consiglio a Baldina: installiamo la tua caldaia o il tuo scaldabagno a Varese, Como, Novara, Milano e province.
Quando si tende a preferire lo scaldabagno
In linea generale, il ricorso allo scaldabagno tende ad essere ideale per le abitazioni ubicate in condominio, dal momento che in questi edifici, di norma, è già presente un impianto di riscaldamento centralizzato.
Nelle singole unità abitative, dunque, l’unico servizio che resta da perfezionare è quello relativo alla produzione di acqua calda sanitaria, per il quale si può dunque ricorrere all’installazione di uno scaldabagno.
Oltre che in questi casi, lo scaldabagno è spesso preferito nelle abitazioni di grandi dimensioni, in cui vive un numero di persone più elevato rispetto a quello della famiglia media: in questo modo, infatti, l’acqua calda sanitaria può essere fruita in maniera contemporanea in più bagni, o semplicemente per esigenze diverse.
Quando è più consigliato l’utilizzo della caldaia
La caldaia, invece, è in genere consigliata per le abitazioni indipendenti, dunque non ubicate in un condominio, di piccole dimensioni e abitate da un numero limitato di persone.
In questo modo, infatti, è possibile provvedere sia all’esigenza di riscaldamento degli ambienti che a quella di produzione di acqua calda sanitaria tramite l’installazione di un unico dispositivo.
La sola caldaia non è in grado di fornire grandi quantità di acqua calda sanitaria in modo contemporaneo, ecco perché è importante che l’uso di quest’acqua sia limitato; indicativamente, una soluzione come questa va bene per famiglie composte da non più di tre persone.
Affinché una caldaia possa adempiere anche a questa funzione, è utile sottolinearlo, deve presentare caratteristiche specifiche: si può optare ad esempio per una caldaia a condensazione con accumulo integrato, oppure per una caldaia a condensazione munita di pompa di calore per la produzione di acqua calda sanitaria.
Fondamentale in tutti i casi scegliere dispositivi efficienti
Al di là di quale sia la soluzione scelta, è utile ricordare che è in tutti i casi fondamentale optare per dei dispositivi contraddistinti da un buon livello di efficienza energetica.
È certamente preferibile spendere un po’ di più nella fase iniziale, acquistando dispositivi che garantiscano buone performance, piuttosto che ridurre la spesa e ritrovarsi poi, nel tempo, a dover pagare delle utenze più alte.
