I condizionatori funzionanti tramite i cosiddetti F-gas dovranno presto essere abbandonati: è questo quanto è stato previsto di recente dal Parlamento Europeo tramite un apposito provvedimento.
Quelli che rientrano nella categoria degli F-gas sono considerati i gas in assoluto più impattanti dal punto di vista ambientale, basti pensare che la loro incidenza è di 24.000 volte superiore a quella delle molecole di CO2. Si ritiene inoltre che ad essi sia imputabile il 2,5% delle emissioni di effetto serra in termini totali.
Non è la prima volta che gli F-gas sono oggetto di restrizioni, ma stavolta il Parlamento Europeo ha previsto dei “paletti” ben più rigidi.
L’obiettivo è infatti quello di eliminare completamente i condizionatori funzionanti con F-gas entro il 2050, un traguardo, questo, che dovrà essere raggiunto in più step: nel 2027 scatterà lo stop per condizionatori e pompe di calore monoblocco di piccole dimensioni, mentre nel 2035 sarà la volta degli impianti di grandi dimensioni.
Sebbene tale provvedimento sia appena stato approvato, si è già assistito ad alcune polemiche; in particolare, si contesta il fatto che non tutte le apparecchiature sono adatte ai cosiddetti refrigeranti naturali, e che dunque il divieto di utilizzo degli F-gas potrebbe prolungare la dipendenza dai combustibili fossili.
Questa, ad ogni modo, è una misura che interessa particolarmente l’Italia, dal momento che nel nostro Paese i condizionatori funzionanti con F-gas sono molto diffusi.
Ciò che è disposto dall’Europa a decorrere dalle date menzionate, ad ogni modo, è il divieto di vendita di questo tipo di condizionatori, dunque non è previsto l’obbligo di sostituzione degli impianti già installati, ma è evidente che nel momento in cui tali impianti dovessero danneggiarsi, o comunque laddove non dovessero superare una revisione, sostituirli con dei modelli più moderni e meno inquinanti sarà l’unica alternativa.
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