Il mondo del fotovoltaico sta affrontando un cambiamento significativo con l’introduzione della nuova delibera di ARERA, che avvia una transizione graduale verso l’abbandono del regime di scambio sul posto (SSP). Questa decisione impatta direttamente sulle convenzioni attualmente in vigore e suggerisce nuove strategie per massimizzare l’autoconsumo di energia. Scopriamo insieme cosa comporta questa novità e quali sono le soluzioni migliori per adattarsi al nuovo scenario.
La fine dello Scambio sul Posto: cosa dice la delibera di ARERA?
La recente delibera di ARERA, intitolata “Disposizioni per una fine graduale del regime di scambio sul posto”, introduce un cambiamento epocale:
- le convenzioni di scambio sul posto con durata superiore a 15 anni non saranno più rinnovate.
- nessun’altra disposizione, invece, è prevista per i nuovi impianti, che al momento possono ancora usufruire dello SSP. Tuttavia, si attendono gli atti attuativi annunciati anni fa per chiarire definitivamente il quadro normativo.
Cosa sostituirà lo Scambio sul Posto?
Il ritiro dedicato diventerà il nuovo sistema per la gestione dell’energia immessa in rete. Tuttavia, il suo funzionamento prevede un riconoscimento economico piuttosto basso per l’energia ceduta, spingendo i proprietari di impianti fotovoltaici a modificare il loro approccio al consumo energetico.
Perché questa transizione è rilevante? Lo scambio sul posto, fino ad oggi, ha garantito una compensazione tra l’energia prodotta e quella prelevata dalla rete, fornendo una notevole convenienza economica. Con il ritiro dedicato, invece, le tariffe meno vantaggiose obbligheranno i consumatori a concentrarsi sull’ottimizzazione dell’autoconsumo.
L’autoconsumo come chiave del risparmio energetico
Con la progressiva fine dello SSP, la priorità sarà ridurre al minimo l’energia immessa in rete e utilizzare quanto più possibile quella autoprodotta. Le strategie più efficaci includono:
- Sistemi di accumulo
Le batterie permettono di immagazzinare l’energia prodotta durante il giorno e di utilizzarla nelle ore serali o nei momenti di maggiore necessità. - Pompe di calore
Sostituire le caldaie tradizionali con pompe di calore consente di sfruttare l’energia elettrica per il riscaldamento e la climatizzazione, riducendo i costi legati ai combustibili fossili. - Gestori di carico
Questi dispositivi ottimizzano la distribuzione dell’energia verso gli elettrodomestici o i sistemi più energivori, massimizzando l’efficienza.
Perché adottare queste soluzioni oggi?
Anche gli impianti che continueranno temporaneamente a beneficiare dello scambio sul posto possono trarre vantaggio da queste strategie. Infatti, il saldo economico tra l’energia immessa e quella prelevata dalla rete è penalizzante già con il sistema SSP, rendendo prioritario l’investimento in tecnologie che migliorano l’autoconsumo.
Inoltre, queste soluzioni offrono un doppio vantaggio:
- Risparmio economico L’autoconsumo riduce la dipendenza dalla rete e abbassa i costi in bolletta.
- Sostenibilità ambientale. L’ottimizzazione dell’energia prodotta riduce gli sprechi e favorisce la transizione verso un modello energetico più pulito.
Adattarsi al futuro del fotovoltaico: soluzioni e opportunità
La graduale fine del regime di scambio sul posto rappresenta un punto di svolta per il settore fotovoltaico. Adattarsi a questo cambiamento significa puntare sull’autoconsumo attraverso tecnologie innovative e soluzioni avanzate. Investire oggi in sistemi di accumulo, pompe di calore e gestori di carico non è solo una scelta strategica per il risparmio, ma anche un passo importante verso la sostenibilità energetica.
Se hai bisogno di supporto per ottimizzare il tuo impianto o valutare le migliori soluzioni per il tuo fabbisogno, Baldina è al tuo fianco con consulenze personalizzate e un team di esperti sempre aggiornati sulle ultime novità del settore.
Richiedi subito un preventivo gratuito e scopri come trasformare il tuo sistema energetico in una risorsa ancora più efficiente e conveniente.