In un appartamento in affitto dotato di riscaldamento autonomo, dunque distaccato dall’impianto centralizzato del condominio, le spese di manutenzione dell’impianto condominiale e quelle relative ai cosiddetti involontari spettano all’inquilino oppure no?
Tale quesito è stato rivolto a un legale, il quale ha premesso anzitutto che un’operazione di distacco di questo genere può realizzarsi solo se dalla medesima non derivi uno squilibrio di funzionamento rilevante, né essa può comportare aggravi di spesa per gli altri condomini.
In casi simili, il proprietario dell’appartamento deve comunque riconoscere al condominio, a seguito del distacco, le spese di manutenzione ordinaria dell’impianto centralizzato e quelle necessarie per la sua messa a norma e per la sua conservazione.
Nel caso in cui l’unità abitativa sia affittata, spettano al proprietario le spese di manutenzione straordinaria, quelle di messa a norma dell’impianto centralizzato e anche quelle relative ai cosiddetti consumi involontari, ovvero le cosiddette dispersioni.
Sono a carico dell’inquilino, invece, le spese di conservazione dell’impianto centralizzato, salvo specifiche clausole contrattuali che specifichino che anch’esse sono a carico del proprietario.