Assoclima, Associazione dei Costruttori di Sistemi di Climatizzazione, ha presentato i dati relativi all’anno 2018, mettendo in evidenza dei trend positivi.
Nell’anno in questione, infatti, questo mercato ha sviluppato in Italia un business superiore a un miliardo e mezzo di euro, cifra che rappresenta un vigoroso +10,8% rispetto all’anno precedente.
Anche i dati della produzione nazionale sono positivi, con un +5,4% rispetto allo scorso anno, e l’esportazione rappresenta il core business per le imprese italiane del settore, ammontando al 60% del totale.
È interessante paragonare l’andamento del mercato dei climatizzatori a quello degli immobili, e il primo registra senz’altro una maggiore floridità rispetto al secondo, il quale si sta rendendo protagonista di una ripresa piuttosto lenta.
A trainare il mercato dei climatizzatori vi sono anzitutto modelli split e multisplit, seguiti da chiller condensati ad aria e da VRF.
Nella proposta Piano Nazionale Integrato Energia e Clima e nella Strategia Energetica Nazionale 2017 si è dato un grande risalto ai sistemi a pompa di calore, considerati molto efficienti.
La diffusione massiva di questi sistemi potrebbe consentire il raggiungimento di importanti obiettivi nazionali di riduzione dei consumi e delle emissioni inquinanti: si stima infatti che in tal caso, nell’anno 2030, si riuscirebbe ad ottenere nel settore civile una riduzione del livello di emissioni di CO2 nell’atmosfera pari a -39% rispetto al 2005.