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Bonus Ristrutturazione e Superbonus: scopriamo le novità per il 2024

Superbonus e bonus ristrutturazione 2024

Il Bonus Ristrutturazione e il Superbonus sono i più noti incentivi statali dedicati alla riqualificazione degli edifici, è dunque molto interessante scoprire le novità che li riguarderanno nel 2024.

Bonus Ristrutturazione

Il Bonus Ristrutturazione è un’agevolazione fiscale che consente al contribuente di ottenere una detrazione Irpef pari al 50% dell’importo complessivo della spesa sostenuta per l’effettuazione dell’intervento, entro un massimale di 96.000 euro per singola unità immobiliare.

Questo bonus può coprire varie tipologie di spesa, ovvero interventi di manutenzione ordinaria relativi a parti comuni di edifici condominiali, interventi di manutenzione straordinaria e di risanamento conservativo degli edifici, interventi di efficientamento energetico e ancora adeguamenti degli impianti già esistenti alle vigenti norme di sicurezza, rimozioni di barriere architettoniche, interventi di cablatura ed opere finalizzate ad accentuare i livelli di sicurezza.

L’elenco continua con interventi finalizzati all’isolamento acustico, opere di bonifica dell’amianto, interventi mirati a rendere antisismici gli edifici e opere volte a scongiurare gli infortuni domestici.

La Legge di Bilancio 2023 ha previsto, per questo bonus, una proroga per l’intero 2024, di conseguenza sarà possibile fruirne anche nell’anno che verrà alle medesime condizioni.

Superbonus

Il Superbonus prevedeva originariamente un’aliquota del 110% e a differenza del Bonus Ristrutturazione, che è stato prorogato in toto, nel 2024 dovrà fare i conti con diverse novità che si differenziano in base alla tipologia di intervento che si intende compiere.

Anzitutto, è stata prevista una norma transitoria relativa alle spese sostenute nell’esercizio 2023, la quale prevede un esonero della riduzione dell’aliquota da 110% a 90% nei casi che andremo ora a presentare.

Per le opere di ristrutturazione eseguite presso abitazioni private per le quali, alla data del 25/11/2022, risultava già presentata la CILA, ovvero la comunicazione di inizio lavori asseverata, per opere edili che comportano l’effettuazione di demolizione e ricostruzione degli edifici, per le quali sia stata depositata l’istanza di acquisizione del titolo abitativo alla data 31/12/2022, e per interventi effettuati presso condomini.

In quest’ultimo caso, la delibera assembleare che ha approvato le opere deve precedere il 19/11/2022 (anno di entrata in vigore del DL 176/2022) e alla data del 31/12/2022 deve essere stata effettuata la CILA; la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori deve collocarsi tra il 19/11/2022 e il 24/11/2022 e la CILA deve essere stata presentata entro il 25/11/2022; per le opere edili di demolizione e ricostruzione l’apposita istanza deve essere stata depositata al 31/12/2022.

Per determinate opere la fruizione del Superbonus sarà possibile non solo nel 2024, ma anche nel 2025, esattamente fino al 31/12 di tale anno, andiamo subito a scoprire quali.

Quest’opportunità è prevista per gli interventi effettuati dai condomini, quelli realizzati da persone fisiche su parti comuni di edifici che siano interamente di loro proprietà (al massimo per 4 unità abitative), le opere realizzate da persone fisiche per la ristrutturazione edilizia in singole unità immobiliari nell’ambito del medesimo condominio, i lavori effettuati da ONLUS, ODV (Organizzazioni di Volontariato) e APS (Associazione Promozione Sociale) che risultino iscritte negli appositi registri.

Sebbene in tali casi, come detto, il Superbonus sarà fruibile entro il 31/12/2025, è prevista una riduzione progressiva dell’aliquota.

Essa ammontava al 110% fino al 31/12/2022, ammonta attualmente al 90% e così sarà fino al 31/12/203, si ridurrà al 70% tra l’1/1/2024 e il 31/12/2024 per poi scendere al 65% tra l’1/1/2025 e il 31/12/2025.

Relativamente al Superbonus, inoltre, è interessante sottolineare che a partire dal 1° gennaio 2024 non saranno più disponibili le formule della cessione del credito e dello sconto diretto in fattura, dunque l’incentivo resterà disponibile come classica detrazione Irpef.

Sai qual è l’alternativa? Il Bonus Baldina.

https://www.youtube.com/watch?v=JtZ_dxMFIZw

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