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Caldaia a condensazione o pompa di calore: cosa sapere per orientarsi nella scelta

È preferibile installare una caldaia a condensazione oppure una pompa di calore? Tantissime persone si pongono questa domanda, anche in considerazione del fatto che l’installazione di tali dispositivi rientra tra i cosiddetti interventi trainanti che consentono di accedere al Superbonus 110%. Cerchiamo dunque di fare chiarezza.

È utile sottolineare fin da subito che non esiste una scelta da considerarsi in tutti i casi migliore dell’altra: le due soluzioni sono tecnicamente differenti, di conseguenza ognuna di esse presenta pro e contro che vanno soppesati con attenzione in relazione al contesto in cui verranno collocati.

La caldaia a condensazione

La caldaia a condensazione è un dispositivo che preleva metano dalla rete, creando una combustione finalizzata alla generazione di una quantità di energia tale da riscaldare l’acqua.

Il liquido, infatti, viene fatto circolare nei circuiti dedicati all’alimentazione dei radiatori o di altri terminali di riscaldamento, recuperando il gas dei combusti e garantendo così non solo maggiore efficienza, ma anche tempi di riscaldamento di gran lunga inferiori rispetto a quelli delle caldaie ormai obsolete.

Pro e contro

La caldaia a condensazione merita di essere scelta in primis perché richiede un investimento iniziale piuttosto contenuto, sicuramente inferiore rispetto a quello necessario per la pompa di calore, inoltre il dispositivo può essere integrato molto facilmente con termosifoni e pannelli radianti. Oltre che al Superbonus 110%, l’installazione di caldaie a condensazione dà accesso agli incentivi Ecobonus 65% e 50%, se in classe A.

Tra i principali “contro” delle caldaie a condensazione si segnala la produzione di emissioni inquinanti, la necessità di realizzare uno scarico a tetto o a parete e di realizzare un allaccio alla rete del gas metano. Il risparmio in bolletta ottenibile, inoltre, è sicuramente inferiore rispetto a quello che può garantire una pompa di calore.

La pompa di calore

Il funzionamento della pompa di calore prevede che si prelevi calore da una fonte esterna, trasferendolo all’acqua dell’impianto circolante nei terminali.

Nelle pompe di calore è installato un particolare gas che, sottoposto a compressione, innalza la sua temperatura cedendo poi calore grazie ad uno scambiatore. La pompa di calore impiega dunque l’energia elettrica per la gestione del suo compressore e non per il riscaldamento diretto di aria o acqua.

Pro e contro

La pompa di calore sfrutta un’energia rinnovabile e non producendo alcuna sostanza inquinante è la soluzione ideale sul piano dell’ecosostenibilità, non è necessario realizzare uno scarico a tetto o a parete, inoltre se vi si associa un impianto fotovoltaico il risparmio energetico diviene ancor più consistente.

L’installazione di una pompa di calore può essere effettuata nell’ambito della fruizione del Superbonus, dell’Ecobonus e del Conto Termico 2.0.

Il costo di una pompa di calore è più alto rispetto a quello di una caldaia a condensazione, dunque è necessario un investimento iniziale più elevato.

A livello tecnico è necessario uno spazio outdoor per l’installazione dell’unità esterna, inoltre in caso di temperature esterne particolarmente basse, indicativamente sotto i 0°C, la pompa di calore riduce la sua efficienza, di conseguenza è poco indicata in luoghi in cui si toccano delle temperature molto rigide.

La pompa di calore, inoltre, non può essere associata ai tradizionali radiatori, ma può essere associata soltanto a sistemi di distribuzione del calore a bassa temperatura.

Per la soluzione migliore e scoprire come usufruire degli incentivi per caldaia a condensazione o pompa di calore, contattaci.

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