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Climatizzatori portatili: come usufruire delle detrazioni per il loro acquisto

Come fare ad ottenere il bonus fiscale per l’acquisto di climatizzatori portatili?

Quelli portatili sono una tipologia di climatizzatore che sta riscuotendo un successo sempre crescente, di conseguenza non stupisce il fatto che tantissime persone siano interessate a sapere se, ed eventualmente in che modo, si può usufruire degli incentivi fiscali per il loro acquisto.

La risposta è affermativa, dal momento che la legge di bilancio 2018 ha apportato alcune novità: il bonus aria condizionata può infatti riguardare sia i condizionatori fissi che quelli portatili, includendo anche alcune tipologie di ventilatori.

C’è un requisito molto importante che deve sussistere per la fruizione dell’incentivo: il bonus riguarda in generale gli interventi di riqualificazione energetica con un riferimento all’aria calda, piuttosto che all’aria fredda, di conseguenza per usufruire del bonus fiscale è fondamentale che il climatizzatore in questione produca anche aria calda, dunque che sia dotato di pompa di calore.

Se si acquista un climatizzatore che produce esclusivamente aria fredda, dunque, non è possibile usufruire del bonus.

Requisiti specifici riguardano inoltre l’efficienza energetica del modello: per poter usufruire dell’incentivo, infatti, è necessario che il modello appartenga quantomeno alla classe A+ e che la sua potenza sia superiore a quella di una caldaia a condensazione.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”10″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″][vc_single_image image=”17751″ img_size=”full”][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”30″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″][vc_column_text]C’è un ulteriore aspetto per cui si può sostenere che tali incentivi siano particolarmente indicati per chi ha come obiettivo quello di acquistare un condizionatore portatile, che vediamo subito nel dettaglio.

Nella stanza in cui si prevede di installare il dispositivo riscaldante non deve essere presente un termosifone collegato a una caldaia, dal momento che in questo caso il bonus non verrebbe riconosciuto.

Ciò non rappresenta un problema, appunto, laddove si scelga un modello portatile: i climatizzatori portatili consentono di bypassare senza problemi questo limite potendo essere spostati nell’ambiente che si desidera designando, nell’ottica dell’incentivo, una stanza in cui è assente.

In tutti i casi è necessario l’intervento ad opera di un tecnico specializzato in grado di redigere una relazione sull’efficienza energetica dell’immobile, la quale è un costo che deve sicuramente essere considerato ma che di norma viene ampiamente ammortizzato da ciò che si riesce a risparmiare tramite la detrazione.

A quanto ammonta l’incentivo? Da questo punto di vista vanno distinte due diverse opzioni: 50% per l’acquisto del condizionatore e 65% se l’acquisto del dispositivo viene effettuato in concomitanza di una ristrutturazione edilizia.

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