I mesi restanti del 2025 sono il periodo ideale per chi intende realizzare degli impianti fotovoltaici: parallelamente al Bonus Casa, infatti, sarà disponibile anche Conto Termico 3.0, un contributo diretto gestito direttamente dal GSE.
Le differenze tra le due opportunità sono diverse, e in quest’articolo andremo a fare il punto.
Le differenze tra Bonus Casa e Contro Termico 3.0
Anzitutto, il Conto Termico 3.0 è un contributo a fondo perduto, il beneficiario riceve dunque un accredito diretto sul proprio corrente senza dover poi provvedere a dei recuperi fiscali. Il Bonus Casa 2025, invece, è una canonica detrazione IRPEF.
Il Conto Termico 3.0 prevede una copertura più limitata, ovvero il 20% delle spese ammissibili in relazione a dei massimali predefiniti; solo in determinati casi, tale percentuale può salire, raggiungendo un picco del 100% per gli edifici pubblici.
Il Bonus Casa 2025, invece, consiste in una detrazione fiscale del 50% per le abitazioni principali e del 36% per le seconde case e gli altri immobili residenziali.
Per quanto riguarda i massimali, il Conto Termico 3.0 prevede una serie di scaglioni in relazione alla potenza dell’impianto, mentre il Bonus Casa 2025 ha un tetto massimo di 96.000 euro per unità immobiliare.
Sono molto lievi, invece, anche per quanto riguarda i tipi di costi che possono essere riconosciuti: in entrambi i casi si possono coprire fornitura, posa in opera e anche eventuali servizi professionali, con il Bonus Casa 2025, tuttavia, non occorre nessuna diagnosi energetica preventiva.
È utile sottolineare che il Conto Termico 3.0 non è cumulabile con detrazioni fiscali statali, ma può invece essere associato a incentivi a carattere locale o europeo, a condizione che la somma degli aiuti non superi il 100% della spesa ammissibile.
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