Il Decreto Aiuti quater, diventato Legge con l’approvazione della Camera, prevede delle novità molto interessanti in materia di cessione del credito.
Le novità più interessanti non riguardano solo la rimodulazione del Superbonus al 90%, ma anche la cessione del credito, una formula per cui è possibile optare nella fruizione dei vari bonus edilizi.
Le novità per la cessione del credito
Anzitutto è previsto che la prima cessione del credito sia sempre libera, dunque priva di vincoli; si può trattare indistintamente con professionisti muniti di partita IVA, imprese o contribuenti privi di partita IVA che non hanno sostituto d’imposta e che dunque sono in perfetta regola con il pagamento delle tasse.
Per le spese relative al 2022 il termine ultimo per effettuare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate è fissato al 16 marzo, ed è dunque possibile cercare acquirenti diversi da banche, Poste ed imprese che hanno eseguito il lavoro.
Un altro punto fondamentale del Decreto Aiuti quater è il fatto che il credito non debba necessariamente essere ceduto in blocco, né tantomeno al medesimo soggetto.
La comunicazione dell’effettuazione della cessione del credito, infatti, va effettuata per singolo intervento, e ogni intervento è munito di un suo codice.
Il contribuente può scegliere anche di cedere soltanto alcune spese, portando in detrazione quelle per cui è prevista capienza fiscale.
Le misure per facilitare il credito
In caso di cessione del credito a banche, il Decreto prevede che le cessioni ammesse nel sistema passino da 2 a 3; una misura, questa, mirata a trovare margini per l’acquisto di nuovi crediti da parte di imprese e privati.
Ulteriore novità è nel fatto che i cessionari possono utilizzare le somme in compensazione per un massimo di 10 rate, a condizione però che si tratti di crediti “vecchi”; per cogliere tale opportunità, tuttavia, è necessario fare riferimento alle istruzioni ufficiali da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Infine, è stata prevista una novità anche per venire incontro alle imprese in difficoltà per scarsa liquidità, ovvero l’introduzione di garanzie pubbliche mirate all’ottenimento di finanziamenti sotto qualsiasi forma, compresi prestiti ponte.
Per agevolare la concessione di prestiti, le imprese potranno utilizzare come ulteriore garanzia anche i crediti in portafoglio derivanti da interventi di Superbonus maturati al 25 novembre 2022.