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Direttiva Case Green: ok della Commissione, ma non mancano le polemiche

È stata approvata negli scorsi giorni da ITRE, Commissione per l’Industria, la Ricerca e l’Energia, l’attesa riforma della Direttiva sull’efficientamento energetico degli edifici, nota anche come Direttiva Case Green.

Con 49 voti favorevoli, 18 contrari e 6 astenuti, la misura è passata, ma l’iter legislativo non è concluso: a marzo, infatti, dovrà esprimersi l’assemblea plenaria, successivamente si terranno invece i negoziati con il Consiglio.

La Direttiva Europea sulle case green che fa discutere

Ma che cosa andrebbe a prevedere questa Direttiva? Tale misura è mirata a proteggere l’ambiente, obiettivo che merita, ovviamente, tutto il dovuto supporto. Tuttavia si tratta di una Direttiva molto rigorosa che imporrebbe a tutti i cittadini europei, italiani compresi, di adeguare le loro abitazioni dal punto di vista energetico.

Sarebbe infatti disposto che tutti gli edifici presenti sul territorio raggiungano almeno la classe E entro il 1° gennaio 2030, con l’ulteriore obiettivo di raggiungere la classe D entro i 3 anni successivi.

Vantaggi e rischi dell’obiettivo

Sicuramente l’ambiente ne gioverebbe non poco, dal momento che gli edifici sono responsabili del 40% del consumo totale di energia oltre che di un terzo delle emissioni di gas serra, ma una norma come questa implicherebbe inevitabilmente delle grosse spese per la popolazione, esborsi che graverebbero prevalentemente sulle fasce più povere.

Una Direttiva come questa avrebbe dunque delle notevoli implicazioni, non solo in termini di costi che, come detto, andrebbero a gravare direttamente sui cittadini, ma anche in termini di burocrazia, senza trascurare il fatto che con l’approssimarsi delle date citate il valore degli immobili energeticamente non adeguati calerebbe in maniera notevole, fino quasi ad annullarsi.

Proprio per queste ragioni non sono mancate le polemiche: Matteo Salvini, Vicepresidente del Consiglio dei ministri, ha fatto sapere, anche sui suoi profili social, che la Lega si opporrà a quella che definisce una vera e propria “tassazione europea sulla casa”. Più morbida è invece la posizione di Patrizia Toia del Partito Democratico, Vicepresidente della Commissione Industria, Ricerca ed Energia, la quale si dice favorevole alla misura chiedendo soltanto più flessibilità e maggiore tempo.

Tiziana Beghin, Capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento Europeo, si è invece detta soddisfatta, considerando che la nuova norma prevedrebbe ampie deroghe e che, per la medesima, è previsto un nuovo Recovery Found.

Non resta che attendere, dunque, per capire quali saranno le evoluzioni: l’eventuale approvazione del testo definitivo dovrebbe avvenire entro il mese di giugno.

Nel frattempo, gli incentivi usufruibili per l’efficientamento energetico della casa sono diversi: inizia dall’installazione di una caldaia a condensazione con Baldina. Contattaci per scoprire come possiamo migliorare la tua casa fin da ora.

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