Skip links

News

Direttiva Case Green: progetto in stand by fino al 31 agosto

Direttiva case green sospesa

Le trattative da parte del Trilogo, ovvero Commissione, Consiglio e Parlamento Europeo, circa la nuova Energy Performance of Building Directive, meglio conosciuta in Italia come Direttiva Case Green, sono momentaneamente in stand by.

Le istituzioni comunitarie, infatti, si sono date appuntamento al 31 agosto per il compimento dei passaggi mancanti nell’approvazione di questa normativa.

Diversi Paesi, tra cui l’Italia, hanno potuto tirare un vero e proprio sospiro di sollievo, sebbene per poco tempo ancora: la Direttiva Case Green si pone un obiettivo sicuramente molto utile per il benessere dell’ambiente, ma si tratta anche di un obiettivo molto ambizioso ed estremamente difficile da raggiungere.

Cosa prevede la Direttiva Europea Case Green

Tale Direttiva, è utile ricordarlo, punta ad una decarbonizzazione totale degli edifici entro il 2050, prevedendo anche degli step intermedi: nello specifico, gli edifici residenziali dovrebbero raggiungere almeno la classe energetica E entro il 2030 ed almeno la classe energetica D entro il 2033, mentre per gli edifici non residenziali e pubblici la classe energetica E dovrebbe essere raggiunta entro il 2027 e la classe D entro il 2030.

È inoltre stabilito che dal 2026 tutte le nuove costruzioni pubbliche dovranno essere ad emissioni zero, e due anni più tardi l’obbligo scatterà anche per tutti i nuovi edifici di diversa natura.

La situazione in Italia dell’efficienza energetica delle abitazioni

La preoccupazione a cui si accennava non riguarda tanto le nuove costruzioni, bensì le costruzioni già esistenti che, come detto, dovranno adattarsi ai nuovi standard di ecosostenibilità in tempi relativamente brevi.

In Italia il 74% del patrimonio immobiliare è stato costruito prima dell’entrata in vigore delle norme sull’efficienza energetica. Si può ben immaginare, dunque, a che punto sarebbero corpose le riqualificazioni da compiere.

Non solo: dal momento che la Direttiva in questione imporrebbe ai Paesi membri di intervenire prioritariamente sul 15% degli edifici più energivori, solo per questo step la nostra nazione dovrebbe metter mano a 1,8 milioni di edifici.

Condividi su

Come posso aiutarti?

Potrebbero interessarti anche...

Home
Account
Cart
Search