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Distanza legale di almeno un metro: si applica anche agli impianti di condizionamento condominiali?

Regole per installare il condizionatore in condominio

La distanza legale di almeno un metro va applicata anche all’installazione di impianti di condizionamento in un condominio? Non sono affatto poche le persone che si pongono questo quesito, andiamo dunque a scoprire cosa dice la Legge.

L’art. 899 del Codice Civile stabilisce che è necessario rispettare la distanza di almeno un metro nella realizzazione di tubi d’acqua pura o lurida, come anche di tubi di gas e simili e loro diramazioni, alla luce di questo, dunque, sorge spontaneo chiedersi se tale distanza sia da considerarsi vincolante anche per gli impianti di condizionamento.

Bisogna anzitutto premettere che la disciplina contenuta nell’art. 899 è stata più volte oggetto di derogabilità, soprattutto in ambito condominiale, dove la coesistenza di diversi appartamenti nell’ambito del medesimo edificio implica la necessità di interpretare la norma in modo meno rigoroso.

Non solo: c’è da considerare anche che quanto disciplinato dall’art. 899 non si applica per la realizzazione di impianti da considerarsi indispensabili ai fini di una reale abitabilità, ovvero nell’ottica di garantire un adeguato rispetto dell’igiene e delle esigenze delle persone che vi abitano.

Da un lato, dunque, bisogna considerare che la presenza di impianti di questo tipo è da considerarsi imprescindibile, dall’altro le unità abitative in condominio sono giocoforza collocate in prossimità l’una dell’altra, per tali motivi si può quindi affermare che la distanza legale di almeno un metro, in questi casi, non trova applicazione.

Affinché l’art. 899 possa essere derogato, ad ogni modo, devono sussistere determinate condizioni, su tutte l’oggettiva impossibilità di installare le tubazioni in modo differente.

Non solo: la deroga non può essere concessa, ad esempio, nel caso in cui l’installazione degli impianti di condizionamento sia dovuta alla suddivisione in più unità abitative di un singolo appartamento già munito di impianti pienamente funzionali.

Ad ogni modo, a fugare ogni dubbio sul fatto che, nei casi dovuti, l’art. 899 non trovi applicazione per l’installazione di condizionatori in ambito condominiale, vi è il fatto che l’articolo in questione menzioni condutture contraddistinte da un “flusso costante” di sostanze liquide o gassose e questo, appunto, non può essere il caso di un semplice impianto di climatizzazione.

La norma a cui è necessario far riferimento in questi casi è l’art 890 del Codice Civile, il quale rimanda a regolamenti comunali e, in mancanza di essi, evidenzia la necessità di garantire solidità, salubrità e sicurezza tramite il rispetto di distanze adeguate da intendersi non in maniera assoluta, ma relativa.

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