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Ecobonus 65% per il risparmio energetico: cosa c’è da sapere

Il cosiddetto Ecobonus 65% è una detrazione attualmente disponibile per l’effettuazione di interventi mirati alla riqualificazione energetica degli immobili.

Ecobonus 65%: quali interventi sono coperti

Nello specifico, tale incentivo copre spese sostenute per la realizzazione di involucri di edifici esistenti, dunque ad esempio pareti, finestre, pavimenti e tetti, di pannelli solari per la produzione di acqua calda, di schermature solari, di impianti di climatizzazione invernale muniti di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, dispositivi tecnologici di controllo a distanza degli impianti di riscaldamento, climatizzazione e di produzione di acqua calda, nonché per la sostituzione di impianti di riscaldamento con impianti dotati di caldaie a condensazione ad aria o ad acqua, con pompe di calore ad alta efficienza oppure impianti geotermici a bassa entalpia.

L’obiettivo, è evidente, è quello di rendere gli immobili più efficienti, e la detrazione del 65% riguarda l’Irpef, imposta sul reddito delle persone fisiche, e l’Ires, imposta sul reddito delle società.

Limiti massimi di spesa Ecobonus 65%

La normativa prevede dei limiti massimi di spesa, ovvero esattamente 153.846 euro (detrazione effettiva di 100.000 euro) per quel che riguarda la riqualificazione energetica di edifici già esistenti, 92.307 euro (detrazione effettiva di 60.000 euro) per ciò che riguarda gli involucri di edifici già esistenti, quindi l’installazione di pareti, infissi, pannelli solari finalizzati alla produzione d’acqua calda, acquisto e posa in opera di schermature solari, e 46.153 euro (detrazione effettiva di 30.000 euro) per la sostituzione di impianti di riscaldamento con i dispositivi più efficienti di cui si è fatto menzione in precedenza.

Per quanto riguarda i condomini, la detrazione massima ammonta a 40.000 euro moltiplicato per il numero di unità immobiliari di cui l’edificio si compone, nella percentuale del 70% se gli interventi interessano involucro dell’edificio con incidenza superiore a 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio, oppure del 75% se gli interventi sono mirati a migliorare la prestazione energetica invernale ed estiva purché consegua almeno la qualità media specificata nel Decreto del 26 giugno 2015 del Ministero dello Sviluppo Economico.

Le percentuali in questione possono salire se i lavori prevedono anche degli interventi finalizzati alla riduzione del rischio sismico, ammontando nello specifico all’80% se si raggiunge il passaggio ad una classe di rischio inferiore e all’85% se si raggiunge una riduzione di due o più classi.

È utile sottolineare che, in tutti i casi, la detrazione è riconosciuta solo per lavori eseguiti su edifici già esistenti.

I soggetti che possono usufruirne

Le opzioni sono diverse anche per quanto riguarda i soggetti che possono fruire del beneficio, ovvero persone fisiche da intendersi non solo come proprietari, ma anche come comodatari, inquilini, esercenti arti e professioni, senza trascurare familiari conviventi con le figure menzionate e conviventi more uxorio, contribuenti che percepiscono reddito d’impresa, ovvero sia persone fisiche che società di persone o di capitali, associazioni tra professionisti, enti pubblici e privati non svolgenti attività commerciali.

A partire dal 2018, sono stati inclusi in quest’elenco di possibili beneficiari anche istituti autonomi per le case popolari ed enti con finalità analoghe che risultino già costituiti alla data del 31 dicembre 2013, oltre che cooperative di abitazione a proprietà indivisa per interventi realizzati su immobili posseduti dalle medesime e assegnati in godimento ai propri soci.

Come va effettuato il pagamento

I documenti da presentare per poter fruire dell’Ecobonus 65% sono: asseverazione da parte di un tecnico abilitato che certifichi conformità ai requisiti tecnici richiesti, APE, Attestato di Prestazione Energetica, documento che va prodotto da un tecnico non coinvolto nei lavori e successivamente inviato ad ENEA, nonché scheda informativa da inviare al medesimo ente entro i 90 giorni dalla data di collaudo.

Il pagamento va effettuato rigorosamente tramite bonifico bancario o postale riportando, oltre alla causale “Detrazione del 65% ai sensi della Legge 296/2006”, anche il codice fiscale del soggetto richiedente il beneficio e il codice fiscale o la partita IVA del fornitore.

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