Il patrimonio edilizio italiano non versa affatto in buone condizioni, soprattutto perché piuttosto obsoleto sul piano energetico.
In Italia gli edifici residenziali sono circa 12 milioni, e il 77% di essi ha un’età di almeno 38 anni: alla luce di questi dati, dunque, non stupisce il fatto che il livello medio di avanguardia energetica non sia affatto tra i più elevati.
Il 32% di questi edifici può essere considerato in ottimo stato di conservazione, mentre il 22% è in uno stato definito “mediocre o pessimo”.
È ancora molto massiccio l’utilizzo di sistemi di riscaldamento tutt’altro che moderni, si pensi ad esempio alle caldaie a combustibile fossile e agli impianti di riscaldamento a radiatore: questi dispositivi del tutto inefficienti hanno ovviamente delle ripercussioni negative sia sull’ambiente che a livello economico, implicando delle spese per le utenze energetiche ben più elevate rispetto alla media.
La “via” per rendere più efficienti gli edifici residenziali italiani può senz’altro corrispondere all’installazione di moderne pompe di calore, dispositivi che assicurano dei consumi notevolmente più ridotti rispetto ai modelli obsoleti e che, allo stesso tempo, rispettano l’ambiente.
Installare pompe di calore ad alta temperatura richiede un piccolo sforzo economico iniziale, questo è evidente, ma i risparmi correlati alle utenze che ne derivano sono così consistenti da rendere quest’operazione indubbiamente conveniente.
Va peraltro ricordato che per l’installazione di pompe di calore e per altre operazioni di efficientamento energetico è possibile usufruire dei vantaggiosi incentivi fiscali previsti dallo Stato, i quali rappresentano un’ulteriore ragione per compiere questo passo.
Andando in questa direzione, ovvero rendendo più efficienti gli immobili attraverso l’installazione di pompe di calore ad alta temperatura, si riuscirebbero ad evitare emissioni di CO2 davvero enormi, senza trascurare come detto i vantaggi economici per tutti i cittadini.
Una maggiore diffusione di questi dispositivi, peraltro, consentirebbe all’Italia di ridurre in modo importante le importazioni di gas naturale, e anche questo è un fattore di indiscusso interesse.
