Nel settembre 2022 Ariston ha lanciato la gamma di caldaie a condensazione Serie ONE+ NET, la prima in grado di funzionare con una miscela di idrogeno al 20%.
L’impiego dell’idrogeno in queste percentuali ha rappresentato senza dubbio una grande novità, ma il noto marchio non intende fermarsi qui: l’idrogeno può essere realmente la carta vincente per preservare la natura, di conseguenza Ariston è già al lavoro per proporre una caldaia in grado di funzionare al 100% con idrogeno
Per ben comprendere l’argomento, è utile sottolineare che non tutte le tipologie di idrogeno sono uguali, è infatti possibile distinguerne 3 tipologie.
L’idrogeno grigio consente di effettuare la scissione di gas naturale in idrogeno e CO2 e prevede l’emissione di anidride carbonica nell’atmosfera. Anche l’idrogeno blu consente scissione di gas naturale in idrogeno e CO2, ma con un impatto ambientale minore, prevedendo infatti dei processi di stoccaggio e di riutilizzo dell’anidride carbonica prodotta.
L’idrogeno verde, invece, è quello che non comporta nessun impatto ambientale, basandosi sulla scissione elettrolitica dell’acqua in idrogeno tramite acqua e vento, e sarebbe proprio quest’ultimo il protagonista dei nuovi dispositivi targati Ariston.
Non è certamente per caso, dunque, se si sta parlando sempre più spesso dell’idrogeno come opportunità per azzerare progressivamente le emissioni inquinanti, non solo per quel che riguarda il riscaldamento. Esso potrebbe dunque rappresentare un’autentica svolta nell’ottica del raggiungimento degli ambiziosi obiettivi “green” che l’Europa si è posta.
Non resta che attendere, dunque, auspicando che Ariston riesca a lanciare al più presto questo nuovo modo di concepire le caldaie: un’innovazione come questa potrebbe rivelarsi davvero provvidenziale per il benessere ambientale.