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Il partner convivente può beneficiare del Bonus Ristrutturazioni?

Come le coppie di fatto possono usufruire del bonus ristrutturazioni

I conviventi, anche se attualmente risiedono in un’abitazione diversa da quella da ristrutturare, possono effettivamente beneficiare del Bonus ristrutturazioni. Tuttavia, devono essere soddisfatte alcune condizioni specifiche. La coppia deve essere ufficialmente riconosciuta come “coppia di fatto” e deve esistere una convivenza stabile e consolidata. Il tema degli incentivi fiscali per le spese di ristrutturazione della casa è di notevole interesse per molti contribuenti, soprattutto per quanto riguarda i diritti dei conviventi, che spesso sollevano domande e incertezze specifiche.

Disposizioni di legge per le coppie di fatto

L’ammissibilità al Bonus Ristrutturazioni è disciplinata dall’articolo 16-bis del TUIR, che delinea le detrazioni fiscali disponibili per gli interventi di ristrutturazione edilizia. Tali incentivi consentono di detrarre dalle imposte sul reddito una percentuale delle spese di ristrutturazione. Dal 2016, queste detrazioni sono state estese non solo al proprietario o all’inquilino dell’immobile, ma anche al convivente, a condizione che si faccia carico direttamente delle spese.

La normativa, nota come Legge n. 76/2016 o Legge Cirinnà, riconosce formalmente le unioni civili e le coppie di fatto. Per “coppia di fatto” si intendono due persone adulte che hanno una relazione stabile caratterizzata da legami affettivi e di sostegno reciproco, senza essere legate da matrimonio, unione civile, parentela o adozione.

Accesso al Bonus Ristrutturazioni per i conviventi

Affinché i conviventi possano accedere alle agevolazioni fiscali, la legge prevede l’esistenza di una convivenza stabile. Questa è determinata dalla “famiglia anagrafica”, come definita dal regolamento demografico di cui al DPR 223/1989. La stabile convivenza deve essere verificata attraverso i registri anagrafici ufficiali o, in loro assenza, attraverso un’autocertificazione resa ai sensi dell’articolo 47 del DPR 445/2000.

La detrazione fiscale è applicabile per le spese relative ai lavori di ristrutturazione di qualsiasi immobile in cui esiste la convivenza, anche se non è la residenza principale della coppia. Pertanto, i conviventi possono ancora beneficiare del bonus ristrutturazioni per lavori su un altro immobile, a condizione che possano dimostrare una convivenza stabile.

Fasi e tempi per beneficiare del bonus ristrutturazioni

È fondamentale che lo stato di convivenza sia già stabilito al momento dell’inizio del processo di ristrutturazione o dell’inizio dei lavori. Inoltre, questo status deve continuare ad essere valido anche quando vengono pagate le spese di ristrutturazione. In sostanza, la coppia deve essere riconosciuta come un’unione di fatto prima dell’inizio dei lavori di ristrutturazione e deve rimanere tale quando viene effettuato il pagamento dei lavori.

Riassumendo, il convivente ha diritto a usufruire del Bonus Ristrutturazioni anche se attualmente vive in un’abitazione diversa da quella da ristrutturare, e questo anche senza un formale contratto di mutuo. Tuttavia, è essenziale che la coppia sia ufficialmente riconosciuta come “coppia di fatto” e che la loro stabile convivenza sia verificabile attraverso documenti ufficiali o un’autodichiarazione.

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