Il mercato degli impianti idrotermosanitari registrerà una crescita durante l’anno in corso, dopo la fase di stallo del 2020: è questo ciò che emerge dal 7° Rapporto Congiunturale e Previsionale del CRESME, il quale ha fornito appunto delle previsioni sulle installazioni di tali dispositivi in Italia nel triennio 2021-2023.
Il rapporto è stato presentato in occasione del MCE Live+Digital, evento internazionale del settore di grande richiamo, e come si diceva le previsioni sono positive.
L’architetto Lorenzo Bellicini, Direttore Tecnico CRESME, ha sottolineato come nel 2020 l’emergenza sanitaria abbia avuto dei risvolti negativi anche sul mondo degli impianti idrotermosanitari, comportando un trend del –6,4% rispetto all’anno precedente.
Distinguendo tra impianti termici residenziali e non residenziali, nel 2020 si sono registrati trend piuttosto differenti: nel primo semestre, il settore residenziale ha registrato un forte calo, pari a -16,9%, mentre nel secondo si è avuta una ripresa importante con il +20,3%. Quanto al settore non residenziale, invece, il calo del primo semestre è stato del -15,9%, mentre la ripresa del secondo semestre è stata meno intensa, attestandosi a +11,8%.
Tale crisi, sottolinea Bellicini, è chiaramente correlata allo stallo che ha interessato il mondo delle costruzioni, peraltro va sottolineato che il calo registrato dal settore edile è stato comunque superiore a quello del mercato degli impianti idrotermosanitari, attestandosi esattamente a -7,8%.
Nel 2021, tuttavia, la ripresa sarà certa, e in tale ottica giocheranno un ruolo fondamentale i numerosi incentivi fiscali attualmente attivi in Italia, come sottolineato anche da Massimiliano Pierini, Managing Director di Reed Exhibitions Italia.
Quest’aspetto avrà sicuramente anche dei risvolti positivi anche a livello occupazionale, dato che tra produttori, installatori e distributori, si contano circa 410.000 operatori a livello nazionale.