Gli interventi finanziati dal programma europeo Next Generation EU, noto anche come Recovery Fund, e dal PNRR, Piano Nazionale Ripresa e Resilienza, devono rispettare un’importante condizione “green”: non devono arrecare danni significativi all’ambiente.
Quello in questione è stato giù denominato principio del Do No Significant Harm, DNSH, un acronimo di cui, verosimilmente, sentiremo parlare molto spesso negli anni a venire.
Non è una novità, d’altronde, il fatto che l’Unione Europea sia fermamente intenzionata a migliorare l’ecosostenibilità, essendosi già posta, in tal senso, degli obiettivi molto ambiziosi, su tutti quello di divenire “carbon neutral” entro il 2050, di conseguenza la previsione di questa condizione non stupisce.
Stop alle caldaie a gas e verifiche green
Un punto cardine di questo principio si basa sull’esclusione delle caldaie a gas dai finanziamenti, un’esclusione che tuttavia, come vedremo in seguito, non è da intendersi in modo assoluto.
Per fare in modo che i soggetti attuatori siano certi di essere coerenti con i principi DNSH, sono state pubblicate due nuove checklist che riguardano rispettivamente la realizzazione di nuove costruzioni ed interventi di ristrutturazione e riqualificazione di edifici residenziali.
Le amministrazioni sono quindi chiamate non solo a verificare in maniera preventiva che i loro progetti siano in perfetta “compliance” con il DNSH, ma anche ad effettuare verifiche e collaudi finalizzati ad accertare la regolare esecuzione degli interventi.
Come si diceva, il divieto di far ricorso a caldaie a gas non è da intendersi tout court: è stato disposto, a questo riguardo, un elenco di casistiche in cui le medesime non sono consentite. Pensa green con le caldaie a condensazione già da ora: chiedi a Baldina un preventivo per l’installazione a Varese, Como, Novara, Milano e province.
Nei casi in cui non vi sia esplicita disposizione di esclusione delle caldaie di questo tipo, resta comunque necessario il rispetto dei requisiti DNSH di conformità alle norme comunitarie sull’etichettatura energetica.