La manutenzione dei climatizzatori è un’attività molto importante non solo dal punto di vista tecnico, ma anche per quel che concerne la salubrità dell’aria.
In Italia l’utilizzo dei climatizzatori, quantomeno a livello domestico, è limitato a pochi mesi l’anno, di conseguenza può essere una buona prassi quella di provvedere alla pulizia dei filtri all’avvio della bella stagione, ovvero appunto quando si riprende a utilizzare il dispositivo.
L’eventualità che un climatizzatore non sia adeguatamente manutenuto cresce nei luoghi aperti al pubblico, come possono essere ad esempio uffici, alberghi e negozi.
A prescindere da questo, ad ogni modo, la mancata manutenzione di un climatizzatore e soprattutto la mancata pulizia dei filtri comporta dei rischi molto seri per chi respira l’aria condizionata.
Nei filtri dei climatizzatori, infatti, possono annidarsi molte diverse tipologie di batteri, spaziando dai classici virus influenzali fino al batterio Legionella pneumophila, il quale causa la legionellosi.
Tale batterio può comportare sintomi lievi quali mal di testa, diarrea, dolori addominali e altri ancora, fino a problematiche ben più serie, come possono essere ad esempio le polmoniti.
Questo batterio, in passato, ha causato perfino delle vittime: in America arrivò a interessare un intero albergo, e nell’occasione la malattia fu contratta da 221 persone e si verificarono, purtroppo, 34 decessi.
Anche in Italia si è verificato un episodio sul quale è necessario ancora far chiarezza: in un edificio il batterio si è trasmesso a 46 persone, 3 delle quali sono decedute, e i principali indiziati di quanto avvenuto sono proprio i condizionatori.
Non è sicuramente il caso di creare allarmismi, ma non c’è alcun dubbio sul fatto che la manutenzione dei climatizzatori e la pulizia dei filtri sia un’attività a cui non ci si può assolutamente sottrarre: i rischi per la salute, come visto, non sono trascurabili.
Manutenzione del climatizzatore: perché non è trascurabile
La manutenzione del climatizzatore è un’operazione fondamentale non solo sul piano tecnico, ma anche per la salubrità dell’aria. Ecco cosa si rischia.