È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica volto ad individuare, sul territorio nazionale, le aree idonee all’installazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile.
Tale Decreto, ovvero il DM 21 giugno 2024, ottempera agli obblighi previsti dal Regolamento europeo 2021/1119 e dalla Direttiva europea 2018/2001/UE, norme volte a favorire il ricorso all’energia prodotta tramite fonti rinnovabili, la quale rappresenta senz’altro un tassello assolutamente fondamentale nel raggiungimento della neutralità climatica, ovvero l’obiettivo “principe” tra quelli che l’Unione Europea si è posto per il futuro.
È importante sottolineare anzitutto che tale decreto prevede che nell’ottica del raggiungimento degli obiettivi fissati dal PNIEC, entro il 2030 venga installata una potenza aggiuntiva di 80 GW rispetto al 31 dicembre 2020.
Inoltre, esso assegna a Regioni e Province Autonome il compito di suddividere il territorio nelle seguenti aree: superfici e aree ordinarie, in cui si applicano i regimi autorizzativi ordinari, superfici e aree idonee, in cui l’installazione degli impianti non solo è consentita, ma sono previsti anche degli iter accelerati ed agevolati, superfici e aree non idonee e aree in cui è vietata l’installazione di moduli fotovoltaici a terra.
Regioni e Province Autonome dovranno dunque considerare diversi fattori, dalla massimizzazione delle aree alla tutela del patrimonio culturale, dalla qualità dell’aria a quella dei corpi idrici.
Sarà poi compito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica monitorare l’adozione delle leggi regionali e verificare l’ammontare complessivo della potenza da fonti rinnovabili installata, o anche semplicemente autorizzata.
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