Il raffrescamento degli ambienti interni è divenuto ormai indispensabile, alla luce delle temperature sempre più alte che vengono raggiunte nei mesi estivi, e fortunatamente è oggi possibile usufruire di climatizzatori molto efficaci e performanti.
Quando si parla di raffrescamento, tuttavia, non bisogna pensare esclusivamente a quello ottenibile utilizzando dei climatizzatori: è possibile, infatti, realizzare un vero e proprio raffrescamento naturale tramite una serie di accorgimenti.
Il raffrescamento naturale: alcune soluzioni
Per favorire il raffrescamento naturale negli ambienti interni ci si può muovere in molti diversi modi: si possono prevedere delle schermature solari ad hoc, si possono ricreare delle ventilazioni naturali, tramite finestre ed aperture di vario genere, ed è possibile valorizzare i materiali ad elevata inerzia termica, affinché le temperature interne vengano “protette” più efficacemente, oppure si può realizzare il cosiddetto effetto camino.
L’effetto camino è ancora largamente ricreato in alcune zone del mondo contraddistinte da temperature piuttosto elevate, e prevede che venga realizzata una sorta di camino con superficie captante al suo interno che riscaldi ulteriormente l’aria, al fine di favorire la ventilazione naturale.
Le differenze tra raffrescamento naturale e artificiale
Tra il raffrescamento naturale e quello artificiale ci sono delle differenze piuttosto importanti: quest’ultimo è sicuramente più agevole da realizzare, è infatti sufficiente installare un buon dispositivo, per contro però ha un costo iniziale e comporta anche delle spese a livello di consumi elettrici.
Quel che è utile sottolineare, ad ogni modo, è che raffrescamento naturale ed artificiale possono convivere, di conseguenza prestando attenzione ad una serie di accortezze è certamente possibile ottimizzare il lavoro svolto dal climatizzatore, rendendolo più efficiente.