Il rendimento della caldaia è sicuramente un parametro molto importante sulla base di cui valutare l’efficienza di un determinato modello, cerchiamo dunque di capire di cosa si tratta.
Il concetto di dispersione energetica
Per comprendere cosa sia il rendimento di una caldaia, è utile fare una premessa: il funzionamento di questo dispositivo, come noto, si fonda sulla combustione, tuttavia non tutto il calore che viene generato da tale combustione si trasforma in calore effettivamente fruito nelle esigenze domestiche.
Per tradurre quanto appena detto con un termine più tecnico si può affermare che, come avviene in tanti altri processi, si verifica una dispersione di energia, ma come avviene questo dal punto di vista fisico in una caldaia? Andiamo subito a scoprirlo.
A cosa è dovuta la dispersione nella combustione di una caldaia
Il calore prodotto dalla combustione viene utilizzato per riscaldare l’acqua, tuttavia i fumi che derivano da tale processo e che vengono scaricati dal camino hanno una temperatura superiore rispetto a quella originaria, ciò comporta, inevitabilmente, una dispersione di energia.
Non solo, perché una parte del calore generato viene dispersa anche dalla cosiddetta mantellatura, ovvero l’involucro esterno della caldaia, il quale non riesce a conservare in maniera totale il calore generato dalla combustione.
Quest’ultimo tipo di dispersione, tuttavia, è di norma ben inferiore rispetto a quello descritto in precedenza, e nella maggioranza dei casi corrisponde all’1-2% del calore generato dalla combustione.
Chiarito come avviene, in questo caso, la dispersione energetica, cerchiamo di capire cos’è il rendimento di una caldaia, un parametro che viene sempre specificato sull’etichetta energetica di ogni singolo modello e che può quindi essere conosciuto con molta facilità.
Come si calcola il rendimento di una caldaia
Il rendimento energetico viene espresso in percentuale che, giocoforza, è sempre inferiore al 100%; se si avesse un rendimento energetico del 100%, infatti, significherebbe che nel processo non vi è alcuna dispersione e questo, come visto, non è possibile.
Il calcolo da fare è dunque molto semplice: alla cifra di 100 (ovvero il 100% di un’ipotetica combustione priva di dispersioni) devono essere sottratte le percentuali di dispersione complessive.
Immaginando che, in una determinata caldaia, si verifichi una dispersione del 15% per la generazione dei fumi e, al contempo, una dispersione dell’1% tramite la mantellatura, il rendimento sarà dell’84% (100-15-1); per il consumatore, dunque, l’obiettivo dev’essere quello di acquistare una caldaia il cui rendimento energetico sia il più vicino possibile al 100%.
La scelta della caldaia per il miglior rendimento
Volendo fare ulteriori esempi, si può stimare il rendimento termico in base al tipo di caldaia: le caldaie a camera aperta hanno un rendimento che si aggira attorno al 70%, quelle a camera stagna tra il 75% e l’80%. La percentuale cresce al 100%, e oltre, per le caldaie a condensazione, proprio per la loro modalità di funzionamento, che evita dispersioni tipiche della caldaia a gas. Sulla base di quanto visto, è quindi evidente che il rendimento della caldaia è un parametro assai utile sulla base di cui operare la propria scelta, dunque si raccomanda sempre di verificare tale aspetto prima di acquistare un modello piuttosto che un altro. Lasciati consigliare da Baldina per l’installazione della caldaia più efficiente, con alto rendimento che garantisce risparmio energetico e confort maggiore. Contattaci per un preventivo, operiamo a Varese, Como, Milano e Novara.