Il Superbonus 110%, noto incentivo fiscale dedicato alla riqualificazione edilizia, ha previsto lo stanziamento di risorse molto importanti ed è stato fruito da tantissimi italiani.
Non sono mancate, però, le polemiche: c’è stato chi ha evidenziato delle presunte falle nella normativa di riferimento e alcuni episodi di cronaca, legati appunto a dei tentativi di truffa perpetrati proprio tramite la richiesta di questo bonus, hanno fatto innalzare il livello di guardia.
È vero, dunque, che il Superbonus 110% è stato mal strutturato e che ha rappresentato un terreno fertile per il compimento di illeciti? La risposta è no, e a dirlo è una fonte assolutamente autorevole quale la Guardia di Finanza.
Secondo i dati del corpo di polizia tributaria, infatti, le frodi del Superbonus 110% rappresenterebbero soltanto lo 0,5% del totale delle detrazioni fiscali dell’art. 119 del Decreto Rilancio, di conseguenza quanto di negativo viene evidenziato su quest’incentivo non è altro che un luogo comune.
Sicuramente ci sono stati degli episodi di illeciti ma, come visto, in quantità assolutamente esigue rispetto alla totalità delle somme elargite.
Non solo: la Guardia di Finanza ha rilevato anche che nel panorama delle frodi fiscali perpetrate attraverso bonus edilizi, appena il 5% riguardano il Superbonus 110%, ciò significa che quest’incentivo non è affatto tra quelli che più si prestano a raggiri ed utilizzi fraudolenti.
Quelli evidenziati sono dei dati assolutamente emblematici, dinanzi ai quali si può affermare senza esitazioni che il Superbonus 110% può considerarsi assolutamente “assolto” dinanzi alle pesanti critiche che lo hanno riguardato negli ultimi tempi.
