Il termosifone è, come noto, un elemento fondamentale per provvedere al riscaldamento degli ambienti interni, e nella scelta del modello è sicuramente importante valutarne il materiale di realizzazione.
È possibile distinguere 3 principali tipologie di termosifoni in relazione appunto al loro materiale, ovvero termosifoni in alluminio, in acciaio e in ghisa.
I termosifoni in alluminio sono senza dubbio una buona scelta: questo materiale si presta particolarmente bene a questo tipo di utilizzo, e non è certo per caso se negli ultimi tempi la domanda riguardante questi termosifoni è cresciuta in modo consistente.
Questi termosifoni riescono a scaldarsi piuttosto rapidamente, e questo è un grande punto di forza, un piccolo neo corrisponde invece all’emissione di alcuni piccoli rumori correlati al funzionamento del dispositivo.
Per gestire nel miglior modo possibile un termosifone di questo tipo è importante controllare le caratteristiche dell’acqua: un pH alcalino, infatti, potrebbe implicare dei problemi di corrosione.
Sui termosifoni in alluminio, peraltro, vigono alcuni luoghi comuni che non trovano alcun fondamento, come ad esempio l’idea che tale metallo tenda a disperdere del calore: non è affatto così, e una situazione simile può verificarsi solo laddove il collegamento meccanico del collettore con i profili sia difettoso.
Quanto alle due criticità menzionate in precedenza, ovvero la produzione di piccoli rumori e l’eventualità che si possano verificare delle corrosioni, tali aspetti sono spesso ritenuti più problematici rispetto alla realtà.
I ticchettii non sono affatto accentuati e, ad ogni modo, possono essere debellati tramite degli appositi sistemi, come ad esempio quello a pressione.
Quanto alla corrosione, l’alluminio è in realtà più resistente dell’acciaio, inoltre si tratta di un metallo molto robusto contrariamente all’idea, diffusa e tutt’altro che reale, secondo cui questi termosifoni siano troppo fragili.
Non è neppur vero, inoltre, che i radiatori in acciaio non siano ecologici, al contrario tali modelli sono da considerarsi decisamente “eco-friendly”.
È dunque evidente che i termosifoni in alluminio possono essere senz’altro un’ottima scelta per il riscaldamento domestico, anche sul piano estetico: il loro design, infatti, sa rivelarsi spesso assai avvincente.
Un’alternativa ai termosifoni in alluminio corrisponde ai modelli in acciaio, i quali presentano tempi di riscaldamento intermedi, proprio come la loro resistenza alla corrosione.
I modelli in acciaio tendono ad essere piuttosto costosi, inoltre non sono modulari, di conseguenza non è possibile aggiungere o eliminare singoli elementi riscaldanti.
I termosifoni in ghisa sono i modelli più tradizionali: la ghisa, infatti, è stato uno dei primi materiali adoperati per questo genere di realizzazioni.
Un punto di debolezza piuttosto rilevante di questi termosifoni corrisponde al loro notevole peso, il quale complica le operazioni di posa in opera e soprattutto richiede l’installazione di appositi rinforzi.
I termosifoni in ghisa prevedono inoltre dei tempi di riscaldamento più lenti, di conseguenza per poter usufruire del calore desiderato è necessario accendere il riscaldamento diverso tempo prima.
Tra i principali punti di forza di questi modelli ormai piuttosto obsoleti, invece, è possibile menzionare la loro grande silenziosità.