Tramite approvazione in Conferenza Unificata, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha dato ufficialmente il via libera al Conto Termico 3.0, strumento volto ad incentivare la realizzazione di interventi di efficientamento energetico di piccole dimensioni.
Il limite di spesa previsto è di 900 milioni di euro annui, di cui 400 saranno destinati alla Pubblica Amministrazione e 500 ai privati.
Il Conto Termico 3.0 per l’installazione di impianti fotovoltaici
Una delle novità più interessanti è senz’altro il fatto che potrà essere coperta da incentivo anche l’installazione di impianti solari fotovoltaici, come anche dei relativi sistemi di accumulo e di colonnine di ricarica per veicoli elettrici; sarà invece esclusa l’installazione di caldaie a condensazione.
Per gli interventi realizzati su edifici ad uso pubblico di proprietà di piccoli comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti, l’incentivo sarà innalzato al 100%, i soggetti pubblici e privati, inoltre, potranno accedere agli incentivi anche tramite Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) o configurazioni di autoconsumo collettivo.
La bozza del nuovo incentivo prevede aliquote di rimborso variabili in relazione alla tipologia di impianto installato in sostituzione dell’impianto preesistente.
Ad essere oggetto di incentivo saranno i soli impianti di piccole dimensioni, ovvero quelli con potenza termica inferiore a 2MW e con superficie inferiore a 2.500 mq per quel che riguarda il solare termico.
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Conto Termico 3.0: gli altri interventi incentivati
Conto Termico 3.0, tuttavia, dovrebbe incentivare anche interventi ulteriori rispetto a quelli menzionati fino ad ora, come isolamento termico di superfici opache, installazione di sistemi di schermatura e ombreggiamento, di soluzioni di Building Automation e altro ancora.
Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE), responsabile dell’attuazione del meccanismo, aggiornerà il portale informatico per poter accogliere le richieste in modalità telematica entro 60 giorni dall’entrata in vigore del Decreto.


