Depennare dalle metodologie di funzionamento dei condizionatori i gas potenzialmente nocivi per l’ambiente è una delle sfide più importanti che il mondo della climatizzazione si appresta ad affrontare, e da questo punto di vista si registrano novità interessanti.
Proprio negli ultimi tempi un team di ricercatori della Cambridge University, in collaborazione con l’Università Politecnica della Catalogna, ha sviluppato dei particolari cristalli plastici che potrebbero appunto sostituirsi a tali gas.
Questi cristalli, se sottoposti ad una notevole pressione, avrebbero degli effetti refrigeranti paragonabili a quelli dei gas, di conseguenza si può ipotizzare un loro impiego nei sistemi di condizionamento.
I cristalli in questione sono esattamente dei composti chimico organici denominati glicole neopentilico, e sono degli elementi che trovano vasto impiego nella sintesi di vernici, plastificanti e lubrificanti.
La vasta disponibilità di tale materiale rende dunque quest’innovazione particolarmente interessante, unitamente al fatto che questo materiale è poco costoso, di conseguenza non si prevedono particolari ostacoli laddove si dovesse riuscire a perfezionare il loro impiego nel mondo della climatizzazione.
A tale riguardo sono molto interessanti le dichiarazioni del professor Xavier Moya, il responsabile della ricerca che è stata pubblicata sulla nota rivista Nature Communications.
Moya ha messo in evidenza il fatto che i gas oggi largamente impiegati nel mondo della climatizzazione non sono il top dal punto di vista dell’efficienza, dunque ci sono tutte le premesse affinché l’idea di utilizzare materiali solidi per la medesima funzione possa rivelarsi appropriata non sono per ecosostenibilità, ma anche dal punto di vista della riduzione dei consumi.