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Nuova rete di ricerca e sviluppo LG dedicata a pompe di calore per climi molto rigidi

Novità per il futuro di LG

LG, brand tecnologico molto noto a livello internazionale che eccelle anche nel mondo della climatizzazione, sta realizzando un progetto molto ambizioso che andrà certamente a consolidarne la leadership e che metterà a disposizione dei consumatori dei prodotti sempre più innovativi.

L’azienda sta infatti creando una rete globale di ricerca e sviluppo che abbraccia Nord America, Europa ed Asia, e che sarà focalizzata sullo sviluppo di tecnologie da applicare su pompe di calore da utilizzare in aree molto fredde.

L’inaugurazione del nuovo progetto è avvenuta in Norvegia presso la Oslo Metropolitan University, che fa parte dei membri di questo nuovo consorzio; tra questi figura anche una prestigiosa realtà italiana, l’Università Federico II di Napoli, molto impegnata in attività di ricerca HVAC, acronimo di Heating Ventilation and Air Condition, riguardante in modo specifico ai climi molto rigidi.

Appena poco tempo addietro, LG aveva inaugurato in Alaska un centro di ricerca dedicato alle pompe di calore. Si segnalano anche delle interessanti attività di ricerca in Cina, in collaborazione con una prestigiosa università con sede ad Harbin.

James Lee, responsabile dell’Unità Business Soluzioni per l’Aria di LG Electronics Home Appliance & Air Solution Company, ha dichiarato che l’azienda sta puntando ad espandere la propria presenza a livello mondiale sviluppando modelli di pompe di calore che sappiano rispondere al meglio alle esigenze climatiche di svariati territori, anche quelli contraddistinti da climi molto rigidi.

Il fatto che LG stia compiendo questi importanti sforzi in termini di ricerca e sviluppo, d’altronde, non è casuale.

Da un lato, infatti, in molte zone d’Europa i climi stanno divenendo sempre più rigidi, nello scorso inverno si sono raggiunte perfino temperature al di sotto dei 40 gradi, dall’altro in molti di questi Paesi vi sono difficoltà nel comprimere gas refrigeranti a pressioni ridotte; in tutto ciò, non bisogna dimenticare che l’Unione Europea prevede dei “paletti” sempre più stringenti in termini di efficienza energetica ed ecosostenibilità, e anche questo rende assolutamente necessaria l’introduzione di innovazioni di livello.

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