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Comune di Bergamo: 170.000 di contribuiti per i cittadini che sostituiscono le caldaie obsolete

Il Comune di Bergamo ha messo a disposizione dei suoi cittadini degli interessanti contributi finalizzati alla sostituzione di vecchie caldaie con modelli moderni e più performanti.

L’iniziativa attuata dall’amministrazione comunale bergamasca è lodevole e non rappresenta un caso isolato: anche in altri comuni, come ad esempio in quello di Varese, sono stati messi a disposizione degli incentivi a carattere locale.

L’obiettivo di quest’iniziativa è chiaramente quello di ridurre le emissioni inquinanti nell’atmosfera, in modo che nella città di Bergamo si possa respirare un’aria più pulita.

L’assessore Leyla Ciagà ha messo in evidenza il fatto che la sostituzione di una caldaia a gasolio con un sistema a metano o con un allacciamento al teleriscaldamento è in grado di ridurre le emissioni di Pm10 dell’atmosfera ben del 50%, dunque il ritorno in termini di pulizia dell’aria non può che essere importante.

Ovviamente i benefici non riguardano esclusivamente la collettività, ma anche il singolo cittadino: installare una caldaia più efficiente significa infatti ridurre i consumi, e questo non può che tradursi in una riduzione delle spese legate alle utenze energetiche.

Il Comune di Bergamo ha previsto dei contributi per 170.000 euro, ed è interessante sottolineare che fino al 31 dicembre è possibile usufruire anche degli incentivi fiscali dedicati all’efficientamento energetico, i quali ammontano al 50%.

Tali detrazioni sono calcolabili su una spesa massima di 96.000 euro, sono ripartite in 10 rate annuali e ovviamente i lavori eseguiti devono essere opportunamente documentati: il tecnico installatore deve rilasciare all’utente una dichiarazione di conformità d’impianto firmata e timbrata.

Gli incentivi del 50% possono raggiungere il 65% laddove la sostituzione di una caldaia obsoleta con una caldaia a condensazione venga associata all’installazione di sistemi di termoregolazione evoluti appartenenti alle classi V, VI o VII.

In quest’ultimo caso è previsto un limite di detrazioni (non di spesa) fissato in 30.000 euro.

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