Che cosa accade se un contribuente interessato ad usufruire di una detrazione fiscale prevista dallo Stato non effettua per tempo la comunicazione ad ENEA?
Questa è una domanda molto interessante relativamente alla quale vi sono non pochi dubbi, andiamo dunque a scoprire cosa è utile sapere.
Possiamo anticipare che l’Agenzia delle Entrate adotta un approccio differente per tipologia di detrazione: per Ecobonus 65%, ad esempio, la tardiva comunicazione ad ENEA implica la mancata possibilità di fruire dell’incentivo, mentre per quel che riguarda il bonus ristrutturazioni, l’agenzia fiscale ha dimostrato di essere più flessibile.
La comunicazione necessaria per il bonus 65%
Ha recentemente fatto giurisprudenza il caso di un contribuente che, dopo aver installato sulla sua abitazione dei pannelli solari, ha chiesto di poter usufruire dell’Ecobonus 65%, trasmettendo tuttavia in ritardo la dovuta comunicazione ad ENEA.
L’Agenzia delle Entrate ha negato la detrazione e a nulla è servito il ricorso che il contribuente ha presentato alla Commissione Tributaria Provinciale.
L’agenzia fiscale si è appellata alla Commissione Tributaria Regionale della Toscana, secondo cui il ritardo non provoca decadenza della detrazione in quanto la comunicazione ad ENEA non ha natura di controllo, bensì una funzione ricognitiva; tuttavia, il successivo ricorso in Cassazione le ha dato ragione, evidenziando come l’invio della comunicazione rientri tra le condizioni necessarie per fruire di tale incentivo.
Per Ecobonus 65%, dunque, è fondamentale inviare la comunicazione ad ENEA nei tempi stabiliti dalla normativa, che ricordiamo essere di 90 giorni dalla conclusione dei lavori, lasso temporale che si riduce a 60 giorni per le spese sostenute a partire dal 2008.
Il ruolo della comunicazione per il bonus ristrutturazioni
Sebbene anche nel bonus ristrutturazioni sia previsto l’obbligo di invio di comunicazione ad ENEA, da questo punto di vista l’Agenzia delle Entrate ha avuto un approccio più morbido, ritenendo che in questo caso il mancato adempimento nei tempi dovuti non faccia venir meno la fruizione dell’incentivo.
