Il processo di transizione ecologica avviato dall’Unione Europea, che ha nella discussa Direttiva Case Green il suo emblema principale, richiede il compimento di cambiamenti profondi, soprattutto per quel che riguarda le caratteristiche energetiche degli edifici, e in tale ottica può senz’altro giocare un ruolo fondamentale l’ammodernamento degli impianti.
A questo riguardo è molto interessante un recente studio condotto dal Politecnico di Torino in partnership con consorzio Q-RAD, secondo cui i soli interventi di efficientamento dell’impiantistica possono mediamente ridurre i consumi energetici degli immobili tra il 30% e il 40%, con punte del 60%.
Come ridurre i consumi energetici fino al 60%?
Nello specifico, per ottenere questi risultati così importanti sarebbe necessario sostituire radiatori e caldaie a gas con pannelli radianti, pompa di calore e VMC (ventilazione meccanica controllata), rimpiazzandoli con sistemi dal funzionamento completamente elettrico, senza nessun impiego di combustibili fossili.
Questo studio ha senz’altro una particolare valenza nel nostro Paese, dal momento che l’Italia ha un patrimonio immobiliare composto per ampie percentuali da edifici datati ed energeticamente inefficienti, e il Presidente del consorzio Q-RAD, Michele Bottoni, ha indicato i sistemi radianti come una tecnologia di particolare efficacia.
Essi, infatti, grazie a delle temperature di mandata più basse, sanno rivelarsi ancora più efficienti dei sistemi a pompa di calore e garantiscono anche una migliore emissione termica in ottica ambientale.
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In occasione dell’evento Q-DAY 2024, organizzato annualmente proprio dal consorzio Q-RAD, sono stati approfonditi tanti interessanti aspetti relativi alla tecnologia radiante e alla sua grande efficienza energetica.