ENEA, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ha realizzato in cooperazione con Innovhub Stazioni Sperimentali per l’Industria un innovativo sistema di misurazione delle polveri sottili.
Tale sistema, che potrebbe presto divenire uno standard europeo, è stato perfezionato nell’ambito del progetto “IMPRESS II – Metrology for Air Pollutant Emissions” dedicato appunto alla misurazione di inquinanti atmosferici come i particolati e gli ossidi di azoto.
Francesca Hugony del Dipartimento Unità per l’Efficienza Energetica di ENEA ha sottolineato come i dispositivi di ultima generazione siano assai efficienti, ciononostante la combustione di biomasse continua ad essere una fonte di inquinamento non trascurabile, basti pensare che in Italia oltre il 90% del PM10 rilasciato in atmosfera dal riscaldamento domestico è dovuto proprio a piccoli apparecchi a legna.
Per tale motivo, prosegue Hugony, ENEA è attivamente impegnata con altri 17 partner europei nell’individuazione di un metodo di misurazione standard destinato a rivelarsi assai utile nel contenimento di tali emissioni inquinanti.
A livello tecnico, tale sistema si fonda sulla presenza di una camera di diluzione in cui il gas viene miscelato con aria secca, preriscaldata e filtrata con campionamento gestito da remoto.
Attualmente, la principale sfida che ENEA sta cercando di affrontare riguarda la struttura di questo device: prima di commercializzarlo, infatti, è opportuno renderlo più maneggevole.
Secondo Hugony, i principali clienti di questo dispositivo potrebbero essere laboratori ed enti pubblici quali università e centri di ricerca, interessante è inoltre il fatto che il Comune di Milano abbia richiesto ad Innovhub di utilizzare questo nuovo sistema per calcolare con esattezza le emissioni di particolato condensabile prodotte da una pizzeria.