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Fotovoltaico: cosa determina l’effettiva produttività di un impianto?

La produttività dei pannelli fotovoltaici per le case

Installare un impianto fotovoltaico per produrre energia in modo endogeno ed ecosostenibile non può che essere una buona idea, e quando si valuta questa possibilità la prima, legittima domanda che ci si pone è sempre questa: quanta energia si riuscirà a effettivamente a produrre?

Rispondere è meno semplice di quanto si possa credere, dal momento che fonti rinnovabili come il fotovoltaico sono notoriamente poco programmabili da questo punto di vista.

Il perché è presto detto: la reale quantità di energia prodotta da un impianto fotovoltaico dipende da una molteplicità di fattori, che è assolutamente utile conoscere se si vuol compiere questo passo.

La potenza nominale di un modulo fotovoltaico

Qualcuno potrebbe obiettare quanto appena detto sottolineando che i moduli fotovoltaici hanno una potenza nota, esplicitamente dichiarata al momento dell’acquisto, e da essa si potrebbe dunque calcolare la quantità di energia prodotta, in un determinato lasso temporale, dall’intero impianto.

In realtà questo dato, che è chiamato potenza nominale, si riferisce alla potenza dei moduli in specifiche condizioni “di laboratorio”, le cosiddette condizioni Standard Test, che prevedono un irraggiamento solare perpendicolare di 1.000 Watt a metro quadro e una temperatura delle celle di 25°C.

Proprio perché tali condizioni sono ricreate artificialmente è assolutamente improbabile che si verifichino nella realtà e, soprattutto, che rimangano costanti. Ecco perché conoscere con precisione la quantità di energia che un determinato impianto fotovoltaico riuscirà a produrre è un’operazione ben più complessa.

Da cosa dipende l’effettiva produttività di un impianto fotovoltaico

Si può affermare che l’energia che un impianto fotovoltaico riuscirà effettivamente a produrre dipende sia da fattori endogeni che esogeni; non esitiamo, dunque, e andiamo a scoprirli.

I fattori endogeni

Tra i fattori endogeni, che corrispondono sostanzialmente alle caratteristiche tecniche dei prodotti adoperati, vi sono certamente la potenza dell’impianto, ovvero la somma delle potenze dei moduli di cui si compone, e la qualità delle varie componenti.

Anche le modalità di installazione dei moduli possono influire, e non poco, sull’effettiva quantità di energia prodotta: alle latitudini italiane, i pannelli devono essere fissati con un’inclinazione di circa 30° ed orientati preferibilmente verso Sud o, laddove non fosse possibile, verso Est o Ovest.

È importante, inoltre, che la collocazione dei moduli fotovoltaici sia scelta anche nell’ottica di evitare, per quanto possibile, le zone d’ombra.

I fattori esogeni

I fattori esogeni che influiscono sulla produttività di un impianto fotovoltaico sono invece quelli relativi alle caratteristiche del luogo, certamente a livello climatico, dal momento che i territori che godono di una più intensa luce solare sono più favorevoli, ma non solo.

Anche la latitudine, ad esempio, ha un’influenza in tal senso, più si è vicini all’equatore, infatti, e più la produttività dell’impianto tende ad aumentare, inoltre anche le temperature costituiscono un parametro rilevante.

Contrariamente a quanto molti potrebbero credere, a parità di intensità di irraggiamento la produttività degli impianti fotovoltaici risulta superiore a temperature più basse, ecco perché le località che godono, mediamente, di un irraggiamento solare intenso, ma che hanno al contempo un clima mite, sono più vantaggiose per produrre energia in questo modo.

I professionisti di Baldina ti forniranno tutte le indicazioni per scegliere il miglior impianto fotovoltaico. Partiamo dalle tue esigenze per un’installazione senza sorprese: chiedi un preventivo. Operiamo a Varese, Milano, Como e Novara.

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