Consultare i consumi indicati sul proprio contatore è un’operazione molto importante sia per quel che riguarda le utenze del gas che quelle dell’acqua, cerchiamo dunque di fornire delle indicazioni preziose a tale riguardo.
Anzitutto è utile sottolineare che sul retro di ogni bolletta si possono individuare due diverse diciture, ovvero “consumi rilevati” e “consumi stimati”.
I consumi rilevati sono quelli riscontrati dal personale dell’azienda presso l’abitazione dell’utente, quelli stimati si fondano invece su una semplice previsione, basata sulle ultime rilevazioni.
In diverse occasioni può essere richiesto al consumatore di effettuare la cosiddetta autolettura, ovvero di verificare autonomamente i propri consumi consultando il contatore.
Le società che erogano il servizio sono solite indicare al consumatore dei precisi lassi temporali in cui consultare il dato, in modo che i consumi risultino allineati a quelli effettivi.
Qualora l’autolettura non venga eseguita, viene in genere citato il consumo indicativo che verrà visualizzato nella bolletta successiva.
Le cifre da annotare in un procedimento di autolettura sono quelle che il contatore indica prima della virgola.
Da questo punto di vista è utile fare una distinzione, quella tra contatori datati e moderni: nel primo caso le cifre di interesse sono quelle impresse su sfondo nero, sempre prima della virgola, nei dispositivi di ultima generazione invece è necessario cliccare sul pulsante di attivazione fino a giungere alla voce legata ai consumi.
Una volta annotata la cifra è possibile inserirla presso il sito Internet ufficiale del fornitore, non prima di avere eseguito il login con le proprie credenziali.
Il procedimento è analogo sia per quel che riguarda le utenze del gas che quelle dell’acqua, e alcune società offrono la possibilità di comunicare l’autolettura anche in modi differenti, ad esempio per via telefonica.
