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Sconto in fattura e cessione del credito: scopriamo le differenze

Credito d’imposta e cessione del credito per gli incentivi del Superbonus 110%

Sconto in fattura e cessione del credito sono due differenti modalità tramite cui è possibile cogliere gli incentivi attualmente messi a disposizione dallo Stato per spese finalizzate all’efficientamento energetico degli immobili.

Sconto in fattura

Lo sconto in fattura è sostanzialmente un contributo fino ad un importo massimo uguale al corrispettivo dovuto che viene anticipato dal fornitore, il quale potrà poi recuperare la somma tramite credito di imposta con facoltà di cessione anche a intermediari finanziari e istituti di credito.

Credito d’imposta

Il credito d’imposta è invece la cessione di un credito di importo analogo, per cui è prevista la possibilità di trasformare la detrazione in proprio credito d’imposta, da intendersi appunto come somma a credito applicabile alle tasse da pagare.

Il credito d’imposta può sussistere solo laddove sia ceduto ad altri soggetti, di conseguenza non può essere destinato come somma che vada a coprire le tasse che il soggetto è tenuto a pagare.

È interessante sottolineare inoltre che i crediti d’imposta sono adoperati in compensazione sulla base delle rate residue di detrazione non fruite, e la quota di credito d’imposta non utilizzata nell’arco dell’anno non è più fruibile negli anni seguenti, né può tramutarsi in un rimborso.

La cessione del credito ha una retroattività applicabile esclusivamente agli incentivi diversi da quello al 110%.

Decreto Rilancio e incentivi in vigore

L’incentivo del 110% è quello recentemente previsto tramite il Decreto Rilancio, il quale può coprire diverse tipologie di spesa finalizzate all’efficientamento energetico degli immobili.

Sconto in fattura e cessione del credito, ad ogni modo, possono riguardare anche altre forme di incentivo attualmente in vigore, ovvero operazioni di recupero del patrimonio edilizio, il quale prevede una detrazione dal 36% all’85%, operazioni di efficientamento energetico su edifici esistenti, con detrazioni dal 50% all’85%, lavori di recupero o restauro della facciata, per cui è previsto un bonus del 90%.

Ancora, rientrano in tale elenco l’installazione di impianti fotovoltaici e sistemi d’accumulo con detrazioni del 50%, la fruizione del cosiddetto Sismabonus, con detrazioni che spaziano dal 50% all’85%, e anche l’installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici, per cui è prevista una detrazione del 50%.

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