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Superbonus 110%: tante novità su quest’incentivo fiscale

Il Superbonus 110%, noto incentivo che consente di rendere più efficienti gli edifici usufruendo di vantaggiosi incentivi fiscali, è stato recentemente interessato da importanti cambiamenti.

L’obiettivo è quello di rendere più snella la burocrazia, al fine di agevolare la fruizione del bonus. Scopriamo subito le principali novità che lo hanno riguardato.

Superbonus 110%: le ultime novità

Anzitutto, si è dato l’addio definitivo alla certificazione dello stato legittimo dell’immobile, documento che era necessario per poter richiedere il Superbonus 110% e che risultava essere particolarmente complesso.

Tale documento è stato sostituito dalla CILA Superbonus, nota anche come CILAS, un modulo decisamente più snello nella sua compilazione nel quale bisognerà specificare alcuni aspetti, come ad esempio l’intervento (o gli interventi) di tipo trainante che si andrà ad effettuare.

In seguito è necessario stilare un elaborato progettuale con cui si sintetizzano gli interventi da eseguire. Anche per questo step, tuttavia, sono state previste delle semplificazioni, infatti non c’è più alcuna necessità di allegare documentazioni grafiche.

A lavori conclusi, inoltre, non sarà più necessario presentare la SCA, Segnalazione Certificata di Agibilità; nel caso in cui dovessero riscontrarsi delle incongruenze, i documenti mancanti potranno essere presentati al termine dei lavori, ovviamente a condizione che siano state rispettate tutte le disposizioni previste dalla legge.

La semplificazione del Superbonus 110%

La burocrazia è stata snellita anche sotto ulteriori punti di vista: l’abbattimento di barriere architettoniche, ad esempio, potrà essere effettuato senza dover dimostrare la presenza di inquilini disabili, è sufficiente infatti che vi sia anche soltanto un inquilino di almeno 65 anni di età, mentre i pannelli solari di tipo non riflettente potranno essere installati anche nelle aree A dei centri storici.

Tutto lascia immaginare, infine, che il Presidente del Consiglio Mario Draghi intenda prorogare tale misura; le indiscrezioni, a questo riguardo, sono diverse, inoltre da questo punto di vista pesa non poco il fatto che nel Recovery Plan che l’Italia ha presentato all’Unione Europea venga indicato come obiettivo quello di migliorare il profilo energetico di almeno la metà degli edifici presenti sul territorio.

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