Quali sono le diverse tipologie di incentivo di cui è possibile usufruire nel momento in cui si acquista un nuovo climatizzatore? Le opzioni sono due, scopriamole dunque in maniera dettagliata.
Superbonus 110% per la sostituzione del climatizzatore
La prima, ghiotta opportunità di cui il cittadino può usufruire se intende cambiare il proprio climatizzatore è il Superbonus 110%.
È utile sottolineare anzitutto che tale possibilità prevede una distinzione tra interventi trainanti, fondamentali per poter usufruire dell’incentivo, e interventi trainati, i quali possono essere opzionalmente associati ai primi.
La sostituzione del climatizzatore rientra tra gli interventi trainati, di conseguenza la fruizione di tale incentivo è possibile solo se si effettua una più ampia operazione di efficientamento dell’immobile che includa anche interventi trainanti.
Questo tipo di agevolazione è valida per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 (salvo eventuali proroghe), la detrazione va ripartita tra gli aventi diritto in 5 quote annuali di analogo importo, inoltre si può optare per lo sconto immediato in fattura o per la cosiddetta cessione del credito.
Ecobonus del 50% e del 65% per il climatizzatore
Questo tipo di incentivo si rivolge sia alle persone fisiche che alle imprese: nel primo caso esso si traduce in una detrazione IRPEF, nel secondo invece in una detrazione IRES o IRPEF.
In questo caso l’agevolazione è valida per le spese sostenute fino a dicembre 2020 e la detrazione va ripartita tra gli aventi diritto in 10 quote annuali di pari importo; in questo caso, infine, non è possibile optare per la cessione del credito.
Cosa bisogna conservare per usufruire di questi incentivi
In tutti i casi, il pagamento del condizionatore dev’essere effettuato con modalità tracciabili, ovvero con un bonifico bancario o postale.
Per fruire dell’incentivo è necessario conservare ricevuta del bonifico, ricevuta di avvenuta transazione per i pagamenti effettuati con carta di credito o di debito, documentazione di addebito su conto corrente e fatture d’acquisto in cui si descriva natura, quantità e qualità dei beni e dei servizi acquistati.
Per informazioni ufficiali relative alle due tipologie di incentivo si rimanda ai siti Internet ufficiali di ENEA, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico, e dell’Agenzia delle Entrate, in quest’ultimo caso soprattutto per quel che riguarda gli aspetti fiscali.
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