Il recente accordo che ha visto protagoniste le istituzioni europee in merito alla Direttiva Case Green, mirata a rendere più efficienti ed ecologici gli edifici dei Paesi membri, ha previsto una serie di novità molto interessanti.
Si è sicuramente optato per una linea più “morbida” rispetto a quanto era stato inizialmente ipotizzato, ma non mancano delle disposizioni piuttosto rigorose, e tra queste c’è senz’altro quella relativa alle caldaie a gas.
L’Unione Europea aveva già la chiara intenzione di eliminare gradualmente questi dispositivi, sicuramente più inquinanti rispetto a modelli ben più moderni, e nella Direttiva Case Green lo ha confermato.
Chi possiede una caldaia di questo tipo, o chi ha in programma di acquistarne una, non deve allarmarsi, perché non gli sarà chiesto di sostituirla immediatamente: da questo punto di vista, infatti, l’Unione Europea ha previsto dei tempi tutt’altro che brevi, dal momento che la produzione e la vendita di questo tipo di caldaie diverrà vietata a partire dal 2040.
C’è tuttavia una misura molto più imminente che gli italiani devono considerare: la Direttiva Case Green, infatti, ha stabilito che le caldaie alimentate tramite combustibili fossili non potranno più essere oggetto di incentivi fiscali statali a partire dal 2025.
L’ovvia implicazione di questa disposizione è dunque il fatto che, per l’acquisto di una caldaia a gas, gli incentivi fiscali attualmente attivi saranno disponibili per tutto il 2024 e non oltre: dovendosi attenere alla normativa comunitaria, infatti, l’Italia non potrà prevedere delle proroghe per queste misure.
Chi desidera acquistare caldaie di questo cogliendo le opportunità messe a disposizione dallo Stato, dunque, deve sbrigarsi, ed è utile sottolineare che, al momento, gli incentivi di cui si può usufruire per questo tipo di prodotti sono il Bonus Ristrutturazioni, che prevede una detrazione del 50% e l’Ecobonus, la cui detrazione è del 65%.
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