Massimizzare l’efficacia dei pannelli fotovoltaici è sicuramente un’operazione molto importante: scegliendo dei modelli performanti, infatti, si può rendere più efficiente l’intero processo di produzione energetica.
Non stupisce il fatto che molti scienziati internazionali siano soliti eseguire degli studi specifici, finalizzati appunto ad incrementare l’efficacia dei pannelli, tuttavia ad oggi i risultati si sono rivelati piuttosto limitati in quest’ottica.
Negli ultimi tempi, tuttavia, l’intento di accrescere l’efficacia di tali strumenti è stato perseguito con un approccio innovativo che merita davvero una grande attenzione.
Alcuni ricercatori statunitensi dell’Argonne National Laboratory, unitamente a quelli dell’università britannica di Cambridge, hanno infatti attuato una ricerca dei materiali più idonei fondata su tecniche di ultima generazione.
Nello specifico, questi ricercatori hanno creato un flusso di lavoro automatizzato che consente di analizzare in modo simultaneo migliaia di composti chimici.
Questo tipo di approccio ha consentito al team di ricerca di prendere in analisi circa 10.000 materiali individuando i 5 migliori in assoluto, ovvero quelli che han saputo distinguersi non solo per capacità di assorbimento luminoso, ma anche per polarità e capacità di fungere da colla chimica.
Jacqueline Cole, la ricercatrice a capo del team, ha sottolineato che per giungere a tale risultato è stato necessario un lavoro di squadra molto cospicuo, e c’è da attendersi che il risultato a cui si è giunti saprà fornire spunti molto interessanti per quel che riguarda la produzione di pannelli fotovoltaici.
