Le pompe di calore, dispositivi utilissimi per l’efficientamento energetico degli edifici, andranno a diffondersi in maniera importante nei prossimi anni, in Italia proprio come in altre nazioni europee: sono queste le stime presentate dalla società di ricerca e consulenza Wood Mackenzie.
Nello specifico, nel report Europe electrification of heat demand outlook to 2050, viene previsto che entro il 2030 vi saranno complessivamente, nel Vecchio Continente, ben 45 milioni di pompe di calore nel settore residenziale, generando un mercato del valore di oltre 30 miliardi di euro.
È inutile sottolineare che ciò non può che essere auspicabile dal punto di vista ambientale: le pompe di calore, infatti, sanno contribuire in maniera importante alla riduzione delle emissioni inquinanti, anzi sono le vere protagoniste nel processo di decarbonizzazione ormai assolutamente necessario.
Una diffusione così massiva delle pompe di calore richiederà, al contempo, un potenziamento delle reti elettriche: si stima infatti che la domanda di elettricità passerà dagli odierni 77 TWh ai 611 TWh nel 2050.
Ad oggi, in Europa, le pompe di calore risultano essere diffuse soprattutto nei Paesi nordici: in Norvegia esse coprono gli immobili residenziali ben al 50%, seguono la Svezia, la Finlandia e la Danimarca.
In Italia, attualmente, il livello di diffusione delle pompe di calore è decisamente basso, inferiore al 5%, tuttavia si prevede una forte crescita per gli anni a venire, anzi Wood Mackenzie include il nostro Paese tra quelli che rappresenteranno i principali mercati nazionali negli anni a venire.
Da questo punto di vista possono senz’altro giocare un ruolo decisivo gli incentivi statali, su tutti il Superbonus 110% che è stato recentemente confermato. Contatta Baldina e scopri la nostra offerta per l’installazione di una pompa di calore per il riscaldamento della tua abitazione più efficiente.
