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Termosifoni accesi di notte: vanno bene oppure no?

I caloriferi di notte: accesi o spenti?

Quando si è in pieno inverno e le temperature esterne divengono molto rigide, l’idea di addormentarsi al caldo è sicuramente allettante, ma è il caso di tenere i termosifoni accesi durante la notte? In quest’articolo lo andremo a scoprire.

Il riscaldamento è utile, ma non bisogna eccedere

Anzitutto bisogna sottolineare che eccedere con l’utilizzo del riscaldamento non è mai positivo: sicuramente è opportuno riscaldare gli ambienti quando le temperature esterne sono fredde, ma non bisogna ricreare degli sbalzi termici eccessivi.

Indicativamente, la temperatura degli ambienti interni non dovrebbe mai superare i 21°C, e in linea generale è sicuramente una buona regola quella di impostare l’impianto ad una temperatura piuttosto bassa tenendolo acceso per più tempo, piuttosto che accenderlo per meno tempo a temperature molto alte.

Fortunatamente, i sistemi di riscaldamento moderni offrono numerose opportunità di regolazione, dunque seguire delle abitudini virtuose non è difficile, ad ogni modo, come detto, la regola è semplice: non esagerare ed evitare gli sbalzi troppi evidenti, anche per preservare la nostra salute.

La temperatura ideale della camera da letto

La soglia dei 21°C di cui si è detto in precedenza vale anche per le camere da letto, dunque per le stanze che ospitano il nostro riposo notturno?

In realtà, quando si va a dormire è ideale che l’ambiente sia ancora più fresco: indicativamente, la temperatura di una camera da letto non dovrebbe mai superare i 18°C, come è stato recentemente specificato, peraltro, nelle linee guida fornite dal Ministero della Sanità.

Ma per quale motivo si sostiene questo?

Perché il caldo eccessivo è deleterio durante il sonno

Quando si dorme il caldo eccessivo è davvero deleterio: durante il sonno, infatti, il nostro organismo disperde calore, un fenomeno del tutto fisiologico, questo, che favorisce il riposo profondo.

Se le temperature sono troppo alte questo processo naturale risulta molto meno agevole nel suo compimento, ciò può rendere più difficoltoso addormentarsi, può rendere il sonno meno profondo, oppure può causare insonnia o perfino bruschi risvegli dovuti a vampate di calore.

Questo, ovviamente, può anche accentuare gli sbalzi termici nel momento in cui si esce di casa al mattino, ciò può favorire l’insorgere di raffreddori e malanni o, più semplicemente, può accentuare la percezione del freddo.

Durante la notte, i termosifoni devono essere spenti

Alla luce di questo, dunque, se ci si chiede se sia utile tenere i termosifoni accesi durante la notte, la risposta è negativa: quando si dorme è preferibile che il riscaldamento sia rigorosamente spento.

Ovviamente, in inverno si ha la necessità di andare a dormire con temperature confortevoli, ma per raggiungere quest’obiettivo è preferibile far ricorso ai termosifoni nelle ore serali, spegnendoli per tempo, non immediatamente a ridosso dal momento in cui si va a riposare.

A letto, d’altronde, si può usufruire del calore delle coperte, senza dubbio preferibile rispetto a quello ricreato tramite il riscaldamento, dunque se ci si copre adeguatamente non c’è rischio di avvertire freddo.

Il riscaldamento notturno è anche uno spreco economico

Tenere i termosifoni accesi di notte non è dunque utile, anzi è controproducente, e non bisogna trascurare neppure l’aspetto economico.

Avere i termosifoni accesi nelle ore notturne significa incrementare il loro utilizzo di 8, 9 o più ore al giorno, peraltro nel momento in cui il riscaldamento degli ambienti richiede un maggiore dispendio energetico per via delle più basse temperature esterne, dunque un’abitudine come questa rappresenta anche un “salasso” a livello di consumi.

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