Ristrutturare la propria abitazione per renderla più efficiente a livello energetico non può che essere una buona idea: spese come queste, infatti, sono destinate a rivelarsi un vero e proprio investimento, senza trascurare il fatto che migliorare l’efficienza di un immobile significa accrescerne il valore nell’ottica di successive vendite o locazioni.
Questa che oggi è soltanto una scelta opportuna, tuttavia, potrebbe presto divenire un obbligo: da tempo, infatti, l’Unione Europea sta intraprendendo delle misure mirate a rendere più efficienti gli immobili del Continente, e nel 2023 dovrebbero esserci delle novità molto importanti in tal senso.
Cosa prevede la Direttiva Europea per le case più efficienti
È infatti in arrivo una Direttiva da parte del Parlamento Europeo che dovrebbe introdurre specifici requisiti di efficienza, disponendo che tutti gli immobili raggiungano una classe energetica minima; Il prossimo 24 gennaio è prevista l’approvazione in Commissione energia del Parlamento Europeo, mentre entro il 13 marzo dovrebbe esserci l’approvazione definitiva.
La Direttiva, è utile ricordarlo, è una norma che si applica direttamente in tutti i Paesi membri, dunque anche in Italia ci si dovrebbe allineare a tale disposizione, la quale è coerente con gli obiettivi comunitari di ridurre del 55% le emissioni entro il 2030 e di tagliare l’ambito traguardo delle zero emissioni entro il 2050.
Questa nuova Direttiva prevedrebbe che tutti gli immobili debbano raggiungere, come traguardo minimo, la classe energetica E entro il 2030, asticella che si alzerebbe ulteriormente nei 3 anni successivi, trascorsi i quali il livello minimo di efficienza dovrebbe essere quello della classe D.
Le conseguenze della possibile applicazione
Se dovesse essere confermata, questa Direttiva avrebbe delle conseguenze molto importanti dal momento che tutti i cittadini sarebbero costretti ad allineare la propria abitazione agli standard citati, e in Italia gli edifici molto obsoleti dal punto di vista energetico sono tantissimi.
Tale normativa avrebbe inoltre dei risvolti importanti nei confronti del mercato immobiliare, dal momento che il valore degli immobili che non raggiungono la classe energetica D, o ancor peggio la E, andrebbe inevitabilmente a calare in maniera importante con l’avvicinarsi dell’anno 2030.
Dei risvolti potrebbero esserci anche nel mondo bancario: considerato che nell’erogazione di prestiti gli immobili sono per eccellenza il bene posto a garanzia, se il valore di alcuni di essi dovesse erodersi rapidamente per le ragioni descritte le banche andrebbero probabilmente ad attuare, in tal senso, una vera e propria riforma.
Non resta che attendere, dunque, per comprendere se questa Direttiva troverà conferma; sicuramente l’obiettivo di ridurre le emissioni inquinanti è molto importante, ma desta qualche perplessità il fatto che le fasce più povere della popolazione debbano obbligatoriamente sostenere delle spese non irrilevanti.
Per questo il rinnovo degli ecoincentivi per l’efficientamento energetico della casa, come il Superbonus, diventa ancora più importante: non aspettare e scopri come intervenire ora sul tuo impianto di riscaldamento e raffrescamento con Baldina.